lunedì 3 giugno 2013

Augustus 1926...

Tra le numerose navi, nate per riscattare l'Italia in campo marittimo dopo la grande guerra, risalta la storia del transatlantico Augustus...


Al suo varo infatti era la motonave più grande del mondo, e soprattutto il più bello e lussuoso transatlantico del suo tempo.
Mentre la situazione economica italiana andava pian piano assestandosi, le compagnie di navigazione iniziarono a progettare nuovi piroscafi per tornare a primeggiare sull'oceano...
Una di queste fu Navigazione Generale Italiana, che con ampio contributo del governo, riuscì a commissionare al cantiere Ansaldo di Sestri Ponente la costruzione di due unità:
 Roma e Augustus. 
I due nuovi transatlantici, a parte qualche dettaglio, erano praticamente identici a differenza che mentre il Roma montava la propulsione a vapore con caldaie e turbine, l'Augustus invece fu adattato ai nuovi ed innovativi motori diesel, che sprigionavano una potenza tale da far raggiungere i 20 nodi di velocità, diminuendo rumori e vibrazioni e rendendo il viaggio ancora più confortevole per i passeggeri.



L'Augustus fu dunque impostato il 20 aprile 1926 nei cantieri navali Ansaldo di Sestri Ponente e terminato in tempo record tanto da essere varato il 13 dicembre dello stesso anno. Il transatlantico superò brillantemente le prove in mare e fu avviato alla fase di allestimento interno... Al completamento di quest'ultima, l'Augustus partì per il suo viaggio inaugurale il 27 novembre 1927 da Genova, con scalo a Napoli e poi diretto a Buenos Aires.


L'Augustus  fu inizialmente destinato a servire la rotta verso il sud america, ma già dall'anno successivo, per far fronte alle esigenze di mercato, fu anch'esso posto sulla rotta verso New York, partendo per il suo primo viaggio verso il nord america ad agosto del 1928.
Dal 1 gennaio del 1932, la N.G.I. confluì con tutta la sua flotta nella nuova compagnia 
Italia - Società di Navigazione... L'Augustus partì con le insegne della sua nuova società armatrice da New York dove era arrivata pochi giorni prima, il 28 dicembre.
L'Augustus navigò per anni senza subire incidenti e sempre a pieno carico... A bordo dominava l'allegria e la spensieratezza durante i viaggi, che raramente subivano ritardi o problemi... Fu proprio questo ad apportare grande successo alle navi della neonata Italia Società di Navigazione, che con il pregio dello sua flotta riuscì a tenere alto il nome del nostro paese sui mari del mondo.
L'Augustus inoltre sotto la nuova compagnia fu trasferito sulla rotta Trieste-New York ad aprile del 1932... A settembre dello stesso anno fu poi sottoposto ad un accurato restyling che ne modificò le sistemazioni interne dei passeggeri e le aree pubbliche della nave. A termine di ciò fu nuovamente spostata sulla rotta verso il sud america fino al 1935 quando subisce un nuovo restyling ancora una volta per la sistemazione degli spazi interni.




Il transatlantico continuò a navigare senza problemi verso il sud america fino a quando l'entrata in guerra imminente dell'Italia, costrinse la Società Italia a porlo in disarmo nel porto di Genova.
Purtroppo da quel giorno, l'Augustus non navigò più ed ebbe una vita abbastanza turbolenta nel corso della guerra. Fu infatti requisito dalla Regia Marina per essere trasformato in nave portaerei nel 1942 e venne ribattezzato "Sparviero"...
Ma i problemi della guerra rallentarono i lavori, tanto che alla firma dell'armistizio italiano, la nave era ferma in cantiere ridotta ad uno scafo vuoto!
I lavori allora terminarono e lo scafo dell'Augustus rimase per alcuni mesi in cantiere in attesa di nuovi ordini... Ma il 25 settembre 1944 mentre erano in ritirata, i tedeschi rimorchiarono la nave all'imboccatura del porto di Genova affondandola per ostruire il passaggio agli alleati e rendere quindi il porto inutilizzabile.
Lo scafo dell'Augustus rimase semi affondato fino al mese di dicembre del 1946 quando fu rimesso a galla e ricondotto in porto in attesa di ordini... La Società Italia però, rendendosi conto che ricostruirla sarebbe risultato costoso e quindi antieconomico, decise di venderla per la demolizione.
L'Augustus quindi, terminò la sua vita il 12 agosto 1947, a La Spezia, dove ebbero inizio i lavori di demolizione. Molte opere d'arte che facevano parte del suo arredo furono vendute all'asta dalla compagnia proprietaria per far fronte alla grave crisi economica post-bellica anche se la maggior parte andarono perse durante la guerra.

Interni
Sono diversi gli stili presenti nell'arredo dell'Augustus... Si evitò l'eccesso e la stravaganza del barocco per dare spazio a degli ambienti più ariosi e luminosi... Tuttavia l'arredo di questo transatlantico era comunque lussuoso e degno di ammirazione! 
L'Augustus fu arredato tenendo conto del fatto che non fosse l'ammiraglia, e quindi a differenza del Roma risultò essere più "leggera" ma comunque ricca di dettagli unici.



La tradizione storica siciliana faceva da filo conduttore a tutto l'allestimento della prima classe... Si poteva notare infatti, nei saloni e nei ristoranti, l'arte siculo-normanna e siculo-catalana, con legni intagliati che rivestivano le pareti, adornati con foglie d'oro e affreschi che ritraevano i magnifici paesaggi dell'isola... Inoltre fu fatto ampio uso di ferri battuti e vetro opalino per le finestre, le porte e le cupole... Inoltre a bordo si trovavano tappeti persiani originali e vari mosaici che andavano dallo stile pompeiano, al Liberty e al floreale, tutti rigorosamente dipinti a mano... Gli arredi rispecchiavano il classico stile Rococò, bombati e ornati con particolari dorati...



 I pochi accenni al barocco si notavano nei complementi come vasi, lumi e statue... Ma la particolarità più grande, oltre alle ampie superfici affrescate, era senza dubbio il lido all'aperto... Per la prima volta su un transatlantico fu montata una piscina all'aperto, circondata da sdraio, ombrelloni, poltroncine e tavolini... Il lido si estendeva dal fumaiolo sino al termine della sovrastruttura a poppa e intorno alla piscina si ergeva un colonnato sormontato da un pergolato in stile ionico, tutto in legno di teak compreso il pavimento... La zona era ampia e accogliente e risultò essere una grande innovazione per una nave passeggeri... Infatti il successo fu talmente grande che successivamente tutti i transatlantici di linea montarono piscine sui ponti all'esterno, soprattutto le navi italiane.



Posso affermare ancora una volta che lo stile italiano a bordo delle navi è sempre unico e di una bellezza inconfondibile. 



Scheda tecnica
Costruttore: Ansaldo, Sestri Ponente
Armatore: Navigazione Generale Italiana - Italia Società di Navigazione
Varo: 13 dicembre 1926
Entrata in servizio: 27 novembre 1927
Lunghezza: 216 metri
Larghezza: 25 metri
Velocità: 19/20 nodi
Capacità: 2116 passeggeri 520 equipaggio

Alla prossima da Transatlantic Era...

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