sabato 22 novembre 2014

R.M.S. Republic....

Ancora una volta sotto la lente di Transatlantic Era la White Star Line, con uno dei suoi primi piroscafi di successo...
Questa è la breve storia dello sfortunato RMS Republic, conosciuto anche con il nomignolo "Millionaires' Ship", la nave dei milionari, in quanto fu meta ambita da illustri personaggi di quell'epoca, tra i più ricchi del mondo che la sceglievano per i loro viaggi di piacere e d'affari tra il Regno Unito e New York. 


Inizialmente il Republic si chiamava SS Columbus ed apparteneva alla compagnia Dominion Line (controllata appunto da White Star). Fu impostato e costruito nei cantieri Harland&Wolf di Belfast tra il 1902 e il 1903. Fu varato il 23 febbraio 1903 e, completato l'allestimento, partì per il viaggio inaugurale da Southampton ad ottobre dello stesso anno riscontrando un enorme successo nonostante fosse stato concepito per lo più seguendo altissimi standard di sicurezza e stabilità, piuttosto che di bellezza e lusso.




 Fu proprio questo grande successo che portò la White Star Line ad acquistarlo per inserirlo nella sua flotta dopo soli 2 viaggi sotto bandiera della Dominion Line. lo ribattezzò Republic e dopo qualche piccola modifica, soprattutto agli arredi di prima classe per renderli più sfarzosi e lussuosi, lo destinò alla rotta Liverpool - New York - Boston.









Con le sue 15400 t. viaggiò indisturbato per anni riscuotendo, come detto prima, un enorme successo tra l'alta società europea e statunitense di quell'epoca.
Nonostante ciò la vita di questo transatlantico fu breve e terminò tragicamente il mattino del 23 gennaio 1909...
L'RMS Republic era in navigazione da New York verso Gibilterra, diretto in alcuni porti del Mediterraneo... Al largo dell'isola di Nantucket (proprio come l'Andrea Doria) entrò in una fitta nebbia.



 Nonostante la velocità ridotta, le luci antinebbia regolarmente accese e la presenza del fischio di segnalazione, dalla fitta foschia spuntò la prua del transatlantico italiano Florida che speronò violentemente la poppa del Republic proprio nella zona della sala macchine e delle caldaie, che immediatamente iniziarono ad imbarcare acqua. Le vittime della collisione furono 6 in tutto: 3 passeggeri sul Republic e 3 membri dell'equipaggio del Florida. 


Per la prima volta nella storia della navigazione fu utilizzato il telegrafo senza fii Marconi per lanciare l'S.O.S al quale risposero subito il transatlantico Baltic della White Star e la US Gresham. Nonostante la prua completamente devastata il Florida rimase a galla senza nessuno pericolo di affondamento...Al contrario invece il Republic iniziò da subito ad inclinarsi sul lato dello squarcio. I capitani e l'equipaggio di entrambe le navi furono molto efficienti e tempestivi nell'organizzazione dei soccorsi e dell'evacuazione del transatlantico inglese. Infatti immediatamente molti passeggeri del Republic furono trasferiti con le lance sul Florida che però, essendo un piroscafo di piccole dimensioni, si trovò subito in una condizione di sovraccarico... 




Fortunatamente giunse sul posto il Gresham che recuperò velocemente altri naufraghi e infine il Baltic che ebbe difficoltà ad individuare il luogo dell'incidente a causa, appunto, della fitta nebbia. Tutti i passeggeri e i membri dell'equipaggio furono tratti in salvo e divisi tra le due navi giunte in soccorso e sul Florida stesso, capace ancora di navigare nonostante gli ingenti danni. Intanto sul luogo del naufragio arrivarono anche i piroscafi New York e Lucania della Cunard Line che insieme al capitano e alcuni ufficiali  tentarono di legare e trainare il Republic su un basso fondale per poterlo in un certo senso salvare, ma fu tutto inutile, in quanto oltre ad essere già pericolosamente inclinato su un lato, aveva ormai imbarcato molta acqua...




 Il giorno dopo infatti, il 24 gennaio 1909 l'RMS Republic affondò definitivamente dopo ben 39 ore di agonia.


 Scheda Tecnica 
Costruttore:  Harland&Wolf, Belfast
Armatore: Dominion Line - White Star Line
Varo: 26 febbraio 1903
Entrata in servizio: Ottobre 1903
Lunghezza: 173,7 metri
Larghezza: 20,7 metri
Velocità: 16 nodi
Capacità: 2830 passeggeri ed equipaggio

Alla prossima da Transatlantic Era...

giovedì 6 novembre 2014

La Flotta Bianca...

- Le Navi Ospedale della Seconda Guerra Mondiale - 
Nella storia della Marina Italiana di gran valore è senza dubbio la famosa "Flotta Bianca"... ossia le navi ospedale che operarono durante la drammatica Seconda Guerra mondiale, apportando aiuti e speranza, divenendo spesso vittime del conflitto.


Ma prima di tutto, cos'è una nave ospedale?
<<Una Nave Ospedale è un imbarcazione costruita o adattata per operare come un vero e proprio ospedale galleggiante e prestare aiuto e soccorsi in paesi dove le strutture mediche non sono abbastanza sviluppate o in zone di guerra. La storia di questa tipologia di nave risale al XVII secolo, quando durante i conflitti venivano attrezzate vecchie galee in disarmo. Esse venivano fissate ai porti e funzionavano come infermerie e ricoveri per marinai e soldati feriti.>>

Ma come già detto la storia delle navi ospedale italiane della Seconda Guerra Mondiale è senza dubbio la più affascinante e, sotto certi aspetti, la più triste e tragica. Vi erano in tutto 18 unità operative e tra queste figuravano alcuni dei più grandi transatlantici italiani di quell'epoca, requisiti alle svariate compagnie di navigazione dalla Regia Marina, spogliate di sfarzo e lusso, e convertite con macchinari all'avanguardia e sale operatorie in ospedali mobili galleggianti. Il lavoro di queste navi fu davvero impegnativo durante il conflitto... Furono migliaia i naufraghi e i profughi tratti in salvo nelle numerose missioni e nonostante il divieto assoluto di attaccare e/o affondare le navi ospedale imposto dalla Convenzione dell'AIA del 1907, quest'ultime invece caddero spesso vittime di siluramenti e bombardamenti.
Molte di esse affondarono trascinando in fondo al mare centinaia di vite innocenti e questo ci dà l'idea e l'esempio di quanto sia stata terribile e folle la Seconda Guerra Mondiale... Perché attaccare un ospedale, anche se mobile e galleggiante, non è solo un crimine di guerra, ma un crimine contro l'umanità.
A bordo di queste navi vi erano persone che con orgoglio e coraggio prestavano il proprio aiuto, lì dove la guerra non lasciava speranza. E questo è senza dubbio il pregio più grande della Flotta Bianca, proprio il coraggio infinito di tutto l'equipaggio, dei marinai, dei dottori e delle crocerossine che nonostante il terrore che vi era in giro in quel periodo, si imbarcavano con onore e forza riuscendo a portare il loro immenso aiuto in tutti i mari del mondo...
Quindi ancora una volta possiamo essere fieri di un qualcosa che ha dato tanto onore al nostro Paese. 
Di seguito la lista completa di tutte le navi ospedale e di soccorso operative della Flotta Bianca durante il secondo conflitto mondiale.

Aquileia
 Scheda Tecnica 
Costruttore: Nederland Scheepsbouw Mij
Armatore: Nederland Steam Ship Company (1914) - Lloyd Triestino (1935)
Varo: 1914
Entrata in servizio: 1914
Lunghezza: 151 metri
Larghezza: 17 metri
Velocità: 14-15 nodi
Capacità: 340 equipaggio, 780 passeggeri

California
 Scheda Tecnica 
Costruttore: Scott's Shipbuilder&Engineering, Greenock
Armatore: Cunard Line (1921) - Lloyd Triestino (1930)
Varo: 17 aprile 1921
Entrata in servizio: 19 gennaio 1921
Lunghezza: 164 metri
Larghezza: 19,51 metri
Velocità: 14 nodi
Capacità: 500 passeggeri, 135 equipaggio

Gradisca
 Scheda Tecnica 
Costruttore: A. Stephens & Sans, Glasgow
Armatore: Royal Holland Lloyd (1913) - Lloyd Triestino (1935)
Varo: 20 maggio 1913
Entrata in servizio: 8 ottobre 1913
Lunghezza: 170 metri
Larghezza: 20 metri
Velocità: 16 nodi
Capacità: 1520 passeggeri, 490 equipaggio

Toscana
 Scheda Tecnica 
Costruttore: AG Weser, Brema
Armatore: Norddeutscher Lloyd (1923) - Italia Flotte Riunite (1935) - Lloyd Triestino (1936)
Varo: 1923
Entrata in servizio: 1923
Lunghezza: 146 metri
Larghezza: 17 metri
Velocità: 12 nodi
Capacità: 826 passeggeri, 176 equipaggio

Sicilia
 Scheda Tecnica 
Costruttore: AG Weser, Brema
Armatore: Norddeutscher Lloyd (1923) - Italia Flotte Riunite (1935) - Lloyd Triestino (1936)
Varo: 1924
Entrata in servizio: 1924
Lunghezza: 146 metri
Larghezza: 17 metri
Velocità: 12 nodi
Capacità: 826 passeggeri, 176 equipaggio

Virgilio
 Scheda Tecnica 
Costruttore: Cantieri e officine meccaniche meridionali, Baia
Armatore: Navigazione generale Italiana (1928) - Italia Flotte Riunite (1932)
Varo: 13 novembre 1926
Entrata in servizio: 24 aprile 1928
Lunghezza: 152 metri
Larghezza: 18 metri
Velocità: 14,5 nodi
Capacità: 640 passeggeri, 200 equipaggio

Principessa Giovanna
 Scheda Tecnica
Costruttore: Tosi, Taranto
Armatore: Lloyd Sabaudo (1923) - Italia Flotte Riunite (1932) - Italia Società anonima di navigazione (1936)
Varo: 29 aprile 1923
Entrata in servizio: 1 Agosto 1923
Lunghezza: 140 metri
Larghezza: 18 metri
Velocità: 13 nodi
Capacità: 400 passeggeri, 130 equipaggio

 Scheda Tecnica 
Costruttore: William Beardmore&Co, Scozia
Armatore: Adelaide Steam Ship Company (1912) - Bermuda&West Indies Steam Ship Company (1921) - Lloyd Triestino (1935)
Varo: 25 maggio 1912
Entrata in servizio: 1912
Lunghezza: 130,6 metri
Larghezza: 17,28 metri
Velocità: 16 nodi
Capacità: 430 passeggeri, 225 equipaggio

Tevere
 Scheda Tecnica 
Costruttore: Cantiere San Rocco, Muggia
Armatore: Lloyd austriaco (1913) - Lloyd Triestino (1918)
Varo: 3 maggio 1912
Entrata in servizio: 1 marzo 1913
Lunghezza: 143 metri
Larghezza: 17 metri
Velocità: 15-16 nodi
Capacità: 210 passeggeri, 70 equipaggio

Po
 Scheda Tecnica 
Costruttore: Arsenale Lloyd, Trieste
Armatore: Lloyd Austriaco (1911) - Lloyd Triestino (1921)
Varo: 4 marzo 1911
Entrata in servizio: 28 agosto 1911
Lunghezza: 134 metri
Larghezza: 16 metri
Velocità: 17 nodi
Capacità: 300 passeggeri, 118 equipaggio

Città di Trapani
 Scheda Tecnica 
Costruttore: Cantieri del Tirreno
Armatore: Tirrenia Società anonima di navigazione (1928)
Varo: 1928
Entrata in servizio: 1929
Lunghezza: 92 metri
Larghezza: 12 metri
Velocità: 12 nodi
Capacità: 80 equipaggio

Epomeo
 Scheda Tecnica 
Costruttore: Tosi, Taranto
Armatore: Società anonima partenopea di navigazione (1929)
Varo: 1929
Entrata in servizio: 1930
Lunghezza: 39 metri
Larghezza: 6 metri
Velocità: 12-14 nodi
Capacità: 50 equipaggio

Meta
 Scheda Tecnica 
Costruttore: Tosi, Taranto
Armatore: Società anonima Partenopea di navigazione (1930) - Società di navigazione Lignano Marittima (1972)
Varo: 1929
Entrata in servizio: 1930
Lunghezza: 39 metri
Larghezza: 6 metri
Velocità: 12-14 nodi
Capacità: 50 equipaggio

Sorrento
 Scheda Tecnica 
Costruttore: Tosi, Taranto
Armatore: Società anonima Partenopea di navigazione (1930) - Gruppo Sorrentino di Navigazione (1975)
Varo: 1929
Entrata in servizio: 1930
Lunghezza: 39 metri
Larghezza: 6 metri
Velocità: 12-14 nodi
Capacità: 50 equipaggio

Capri
 Scheda Tecnica 
Costruttore: Tosi, Taranto
Armatore: Società anonima Partenopea di navigazione (1929)
Varo: 1929
Entrata in servizio: 1930
Lunghezza: 39 metri
Larghezza: 6 metri
Velocità: 12-14 nodi
Capacità: 50 equipaggio

Laurana
 Scheda Tecnica 
Costruttore: Cantieri del Quarnaro, Fiume
Armatore: Società Fiumana di Navigazione (1939) - Malta Steam Ship Company (1946) - John S. Latsis (1948) - Bilinder Marine Corps (1984)
Varo: 1939
Entrata in servizio: 1939
Lunghezza: 55 metri
Larghezza: 8 metri
Velocità: 17 nodi
Capacità: 35 equipaggio

Giuseppe Orlando
 Scheda Tecnica 
Costruttore: Fratelli Orlando, Livorno
Armatore: Italia Società Anonima di navigazione
Varo: 1936
Entrata in servizio: 22 ottobre 1936
Lunghezza: 64 metri
Larghezza: 10 metri
Velocità: 15 nodi
Capacità: 45 equipaggio

San Giusto
 Scheda Tecnica 
Costruttore: Odero Terni Orlando, La Spezia
Armatore: Società anonima di navigazione Istria
Varo: 10 dicembre 1928
Entrata in servizio: 18 gennaio 1929
Lunghezza: 68 metri
Larghezza: 9,34 metri
Velocità: 12 nodi
Capacità: 86 equipaggio

Alla prossima da Transatlantic Era...