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domenica 14 febbraio 2016

S.S. La Touraine...

Fin dall'inizio del boom di emigrazione verso il nuovo mondo, uno stato che non rimase di certo a guardare fu la Francia. Con la rinomata Compagnie Générale Transatlantique (CGT) i francesi vantano un'eccellente storia di navigazione, con stupendi ed indimenticati transatlantici, e oggi andremo a parlare proprio di uno dei primi che rese famoso questo paese sull'oceano: l'SS La Touraine.


La storia di questa nave ha inizio alla fine del 19° secolo, quando le richieste di servizi di linea verso gli Stati Uniti salirono alle stelle. La CGT decise dunque di costruire delle unità più grandi, veloci e sicure senza trascurare lusso e sfarzo. Nel 1888, dopo aver approvato il progetto, la compagnia armatrice diede il via ai lavori. L'SS La Touraine venne impostato nel cantiere della CGT di Saint Nazaire. I lavori furono rapidissimi tanto che il transatlantico scese in acqua il 21 marzo 1890 andando ad aggiungersi alla piccola lista di navi più grandi del mondo. Dopo il varo fu subito avviato all'allestimento e all'inizio del 1891 iniziò le prove in mare per testare i suoi motori a vapore a tripla espansione, che erano una novità a quell'epoca e considerati il massimo della tecnologia. Con esiti molto positivi, dopo le prove, La Touraine fu ricondotto alla banchina per completare l'arredamento. Il 20 giugno 1891 l'SS La Touraine partì da Le Havre per il suo viaggio inaugurale verso New York, attraverso l'Atlantico. 

La carriera di questa nave fu molto lucrativa nei primi anni di navigazione... viaggiava sempre a pieno carico e non ebbe mai problemi rilevanti. Ciò nonostante, dopo soli 10 anni di servizio, la CGT decise di ristrutturare interamente il transatlantico e lo fece rientrare in cantiere a St. Nazaire nel novembre del 1900. Un refit che durò per più di un anno, durante il quale furono cambiati i sistemi di propulsione, aggiunte nuove attrezzature soprattutto per le telecomunicazioni, ed eliminato gran parte della prima classe per aumentare i posti in seconda e in terza. Due alberi furono eliminati, montate antenne e ridotta l'altezza dei fumaioli. Nel gennaio 1902 La Touraine riprese il suo servizio praticamente come una nave nuova, sempre sulla rotta verso New York. Ma l'anno successivo, il 21 gennaio, il transatlantico fu vittima di un violento incendio che distrusse lo scalone di prima classe e alcune suite. Per fortuna era ormeggiato al porto di Le Havre e i soccorsi tempestivi riuscirono a domare le fiamme in poche ore. Nei due mesi successivi il transatlantico fu riparato e tornò a navigare senza problemi e sempre a pieno carico. Nel 1910 La Touraine rientrò in cantiere per un altro refit e questa volta per ridurre ulteriormente la capacità passeggeri in modo da dare spazio a nuovi servizi di intrattenimento, come bar, sala da ballo, area giochi per bambini una in ogni classe. Ricordiamo inoltre che nell'aprile 1912, mentre era in viaggio verso la Grande Mela, La Touraine fu una delle prime navi a lanciare l'allarme iceberg al titanic, ma al momento dell'impatto era già ormeggiato negli Stati Uniti. 

Nel maggio 1913 il transatlantico fu spostato sulla rotta verso Montreal, sempre con partenza da Le Havre, e fu proprio su questa linea che nel mese di ottobre partecipò alle operazioni di soccorso del piroscafo Volturno, colpito da un incendio in pieno oceano. In questa occasione l'equipaggio del Touraine si comportò in modo esemplare portando in salvo tutti i superstiti dello sfortunato piroscafo e a New York fu encomiato. A giugno 1914 di ritorno da Montreal, il transatlantico fu posto in disarmo a causa dell'avvento della Prima Guerra Mondiale e successivamente requisito dal Governo francese insieme a tutte le navi della CGT per svolgere mansioni belliche. Ma a causa delle sue dimensioni e dei consumi eccessivi, non fu ritenuto idoneo al servizio e quindi riconsegnato al suo armatore. La Touraine dunque, anche se non intensamente, continuò a svolgere il servizio passeggeri da Le Havre fino a marzo 1915. Infatti dopo l'invasione tedesca, nell'aprile 1915, il transatlantico fu spostato a Bordeaux insieme a tutta la sede operativa della CGT con viaggi verso New York. 
Quando poi la guerra terminò la nave tornò a Le Havre e a prestare servizio verso Montreal nel 1919. Nel dopoguerra inoltre il boom di traffico verso il nuovo mondo raggiunse il suo picco. Tuttavia per la CGT, La Touraine era diventato troppo vecchio e i costi di gestione troppo elevati... Da li a poco la decisione di costruire una nuova classe di navi per sostituire tutte quelle in servizio, compresa La Touraine. Il transatlantico dunque navigò per l'ultima volta nel settembre 1922 con un viaggio da Le Havre a New York. Fu poi posta in disarmo e venduta per la demolizione che ebbe inizio nel mese di ottobre 1923 a Dunkerque.

 Scheda Tecnica 
Costruttore: Compagnie Générale Transatlantique, St. Nazaire
Armatore: Compagnie Générale Transatlantique
Varo: 21 marzo 1890
Entrata in servizio: 20 giugno 1891
Lunghezza: 158,55 metri
Larghezza: 17 metri
Velocità: 19 nodi
Capacità: 1090 passeggeri, 498 equipaggio

Alla prossima... Transatlantic Era!

lunedì 26 maggio 2014

La crescita dei Transatlantici...

L'Europa espandeva sempre di più i suoi orizzonti, lì in quel nuovo mondo ricco di risorse e materie, con terre inviolate dove dare inizio ad una nuova e potente civiltà!
Ma tra i due continenti la sfida più grande si trovava nel mezzo...


La traversata dell'infinito oceano Atlantico, tanto grande quanto pericoloso... Fu questo a spingere la crescita e la ricerca di nuove tecnologie sul mare, perché ogni stato europeo sognava il predominio sull'oceano e ognuno di esso, dal più ricco al più povero, iniziò ad investire e progettare per dare alla vita le più grandi macchine mai costruite:
i transatlantici.


C'era come primo obiettivo la lunga distanza da percorrere e soprattutto la furia del mare da vincere... per questo la traversata atlantica divenne una delle sfide più difficili per i primi piroscafi. Il progresso fu veloce ed intenso, si passò dalla vela al vapore, dalla propulsione a ruota a quella a elica, che apportò un enorme vantaggio e andò via via nel corso degli anni a svilupparsi ulteriormente. A fine '800 i transatlantici erano le navi più grandi al mondo e divennero oggetto di una forte e spietata competizione a livello internazionale. 
Già dalla metà dell'800 dunque il transatlantico divenne un parametro di progresso tecnologico e di prestigio nazionale... Ma solo dall'inizio del '900 si iniziò ad aumentare costantemente la stazza di queste macchine e si vennero a creare veri e propri mostri. Un esempio lo troviamo nel City of New York e il City of Paris che furono i primi transatlantici a vincere il mitico Nastro Azzurro grazie ad una traversata oceanica di soli 6 giorni.


 Sulla scia dei due piroscafi inglesi poi iniziò ad operare la Germania, in fase di grande espansione... Essa infatti non poteva ignorare la grande redditività dei flussi migratori verso il nord America e iniziò, quindi, a progettare e costruire navi sempre più grandi e potenti come il Kaiser Wilhelm der Grosse che nonostante l'enorme mole riuscì addirittura a strappare il Blue Riband alla britannica Lucania della Cunard e fu la prima nave tedesca a conseguire un tale successo. Questo titolo dal 1900 in poi iniziò a saltare da nave a nave, tra inglesi e tedeschi prima, francesi olandesi e italiani dopo, in una sfida continua senza fine anche e soprattutto durante le due guerre mondiali. 




Nonostante per tutto il 20° secolo siano stati principalmente compagnie inglesi e tedesche ad avere il primato sui traffici marittimi oltre oceano, spetta però a francesi e italiani il primato di fascino e bellezza... Questi due paesi infatti, nella seconda metà del '900 iniziarono a mettere in acqua veri e propri capolavori... le compagnie italiane, così come quelle francesi, non puntavano sulla velocità, ma sull'innovazione, sul comfort e sull'eleganza. Conferma al famoso detto "Anche l'occhio vuole la sua parte" fu data appunto dall'enorme successo di queste navi tra le quali ricordiamo il Normandie e l'Andrea Doria.



Quindi dall'invenzione di Charles Parsons della turbina a vapore, all'innovazione dell'elica, fino ad arrivare al diesel e alle  tecnologie come il telegrafo senza fili o il radar, il 900 per le navi è stato un secolo di continue scoperte, grazie alle quali non sono nati solo dei transatlantici, ma veri e propri mostri leggendari, che hanno dominato gli oceani con supremazia e eleganza, simboli del potere e soprattutto del progresso e della crescita.


Alla prossima da Transatlantic Era...

giovedì 10 gennaio 2013

SS Ile de France...


Come promesso, il primo post del nuovo anno è dedicato al bellissimo transatlantico francese
"Ile de France".
Una nave che racchiude in se tutto il fascino dello stile rigorosamente parigino tra sfarzo e arredi che diedero inizio alla veloce diffusione dell'art decò a bordo dei transatlantici nati tra le due guerre.


L'Ile de France fu la nave ammiraglia (e la più grande con le sue 44.500 tonnellate fino al varo del Normandie) della rinomata Compagnie Générale Transatlantique, concorrente francese delle altre grandi compagnie europee di navigazione. Forse questo transatlantico è poco noto per tutti i suoi anni di servizio a parte la sua partecipazione nel salvataggio dei naufraghi dell'Andrea Doria, ma c'è da sapere, invece, che furono molti gli eventi legati alla storia di questa nave e nonostante le poche informazioni che si trovano sui libri o in rete cercherò il più possibile di essere esaustivo a riguardo.


La storia dell'Ile de France nasce agli inizi degli anni venti quando la C.G.T. decise di ritirare dal servizio le ormai vecchie Touraine e Lorraine...Fu infatti deciso di sostituirle con la costruzione di una nuova tipologia di transatlantico: più grande, più veloce, più tecnologico e soprattutto più lussuoso e sicuro, tenendo conto della clientela tipo dell'epoca. L'Ile de France fu quindi impostato il 25 ottobre 1924 presso i cantieri Penhoet a Saint Nazaire in Francia e, una volta completato, fu varato il 14 marzo 1926.
Fu poi, come da prassi, sottoposto all'allestimento degli interni e alle prove in mare e partì per il suo viaggio inaugurale il 22 giugno 1927 sulla rotta Havre-New York.


Fu fin da subito notato dall'alta società di allora per la bellezza dei suoi arredi e per l'impeccabile servizio a bordo compresa la cucina di chef rinomati tra i più bravi e famosi della Francia. Di li a poco il titolo di "nave più bella sull'oceano"...
L'Ile de France divenne meta quindi dei ceti più alti d'Europa e degli USA, scelta principalmente, oltre per la bellezza, anche per la vita che si conduceva a bordo. Infatti, su questo transatlantico, predominava una grande mondanità con bar giganteschi e sempre super forniti di alcool e serate di gala con temi sempre diversi e tutti contro il proibizionismo americano, tutto all'insegna di una grande eleganza... si viveva un atmosfera spensierata in pieno stile anni '20 con ottimi caffè in verande che davano sull'oceano e passeggiate all'aria aperta sui ponti infiniti. Ogni secondo trascorso sull'Ile de France era all'insegna di una vera e propria vacanza dimenticando spesso che si stava semplicemente compiendo un viaggio verso il nuovo mondo, magari, alla ricerca di una nuova vita.
Un'altra grande innovazione di questo transatlantico fu l'installazione di una rampa di lancio di 20 metri a poppa sulla quale posava un idrovolante...esso in pratica veniva lanciato un giorno prima dell'arrivo della nave in porto, a circa 400 miglia dalla costa, con a bordo la posta per permettere appunto una maggiore rapidità di consegna. Ma esso tuttavia, in tutta la vita dell'Ile de France, fu utilizzato solo 24 volte un po perchè il lancio ed il volo era soggetto a condizioni meteo che nel nord Atlantico non sempre sono favorevoli, un po perchè con gli anni la rampa di lancio iniziò a dare segni di cedimento e fu quindi rimossa per ragioni di sicurezza.



L'Ile de France navigò indisturbato per anni fino allo scoppio della guerra nel settembre del '39.
Il transatlantico all'entrata in guerra della Francia si trovava ormeggiato al porto di New York insieme al Normandie. Riuscì comunque a fare ritorno in Francia attraccando di nascosto a Marsiglia ma durante l'invasione dei tedeschi nel 1940 il transatlantico si trovava in navigazione in Indocina e quando il comandante ricevette informazioni sull'accaduto decise insieme al suo equipaggio di fare rotta a Singapore per rifugiarsi e sfuggire alla guerra. Dopo di che consegnò la nave agli alleati che in breve tempo la convertirono in un potente transatlantico armato per trasporto truppe e materiale bellico.


L'Ile de France fu una delle poche fortunate navi a sfuggire ai sommergibili e riuscì durante la guerra a trasportare decine di migliaia di soldati in tutto il mondo prima tra India e Africa, poi in America e infine in Inghilterra sotto il controllo della Cunard White Star.
Fu quest'ultima poi a trasferire il transatlantico a New York per sottoporlo ad una profonda revisione dell'apparato motore nel 1941. Per i successivi 4 anni trasportò soldati canadesi e inglesi tra USA e Inghilterra fino al termine della guerra quando fu finalmente restituita alla Francia nel febbraio 1946.
L'Ile de France, provato dall'immenso servizio e da anni di navigazione senza sosta, fu subito inviato ai cantieri che anni prima lo avevano visto scendere in acqua, a Saint Nazaire per essere sottoposto ad un completo restyling. 


I lavori durarono anni ed il transatlantico fu totalmente ripristinato e profondamente ristrutturato. Ci fu l'aggiunta di un nuovo ponte, la trasformazione della prua che la rese uguale a quella del Normandie, furono introdotti motori nuovi e più potenti, ci fu un ridimensionamento delle cabine che abbassarono la capacità di trasporto passeggeri ma ne aumentarono il comfort...fu inoltre installata l'aria condizionata, furono cambiati gli arredi e soprattutto i fumaioli che da tre divennero due, più bassi ed aerodinamici.



Il restyling dell'Ile de France bisogna dire che fu molto ispirato alla linea del Normandie, compresi infatti molti arredi presi proprio da esso e salvati dall'incendio che lo distrusse.
L'Ile de France partì per il suo nuovo viaggio inaugurale il 21 luglio 1949 sempre sulla rotta Havre-New York.
E' proprio da quel giorno che la carriera di questo transatlantico conosce il suo apice di successi e riconoscimenti, prima di tutto perchè come già detto fu protagonista di numerosi salvataggi in mare, come al piroscafo Greenville nel 1953 e soprattutto al transatlantico di linea italiano Andrea Doria nel 1956...


Fu per questi grandi salvataggi che il Presidente della Repubblica francese conferì alla nave il titolo di "San Bernardo dei mari". Ma anche per questo magnifico transatlantico l'età iniziava a farsi sentire e la C.G.T. già aveva in programma la costruzione di un nuovo transatlantico proprio per sostituire L'Ile de France e il Liberty: il France.
Dopo innumerevoli viaggi e viavai sull'Atlantico l'Ile de France compie il suo ultimo viaggio il primo novembre 1958 da New York verso Havre.


 Fu venduto per essere demolito alla Transat Yamamoto&Co di Osaka e partì da Havre il 26 febbraio 1959 arrivando in Giappone il successivo 9 aprile. Ma prima di essere definitivamente smantellato fu noleggiato per diventare il set del film "The Last Voyage" dove se ne fece un uso scandaloso, come per esempio semi affondarlo e devastarlo a livello strutturale per necessità di copione con esplosioni e distruzioni varie.

Il trailer del film "The last voyage"

La vita di questo transatlantico terminò nel 1960 quando pezzo dopo pezzo fu totalmente demolito dopo una cerimonia in onore dell'anima della valorosa nave.

 Interni 
Due nomi bisogna fare prima di descrivere gli interni di questo transatlantico: Louis Sue e Gustave Louis Jualmes. Due architetti-designer che apportarono sui mari la grande innovazione dell'Art Decò. Essi infatti sin dalla progettazione avevano in mente di allontanarsi completamente dai soliti e ormai omologati stili di tutti gli altri transatlantici, eliminando quindi quel classico barocco e tutti gli stili che richiamavano temi rinascimentali e dell'epoca di Luigi XVI.



L'Art Decò stava già diffondendosi in tutta la Francia, ma era ancora sconosciuto a bordo delle navi di linea... di li appunto l'idea di introdurre questo nuovo stile negli arredi dell'Ile de France, rendendolo non solo il primo transatlantico a vantare questa tipologia di interni, ma anche il più innovativo ed elegante dell'epoca.



Arredi dalle forme stravaganti, un mix tra curvature e squadrature, rifiniti con dettagli variopinti e tessuti vellutati dai colori accesi...semplicità ma con grande stile era il tema predominante, soprattutto guardando le pareti rivestite da pannelli con tema geometrico ricche di vetri, mosaici e specchi, e le soffitte non troppo alte ma bianche e luminose... i tappeti richiamavano un po di oriente ma non in modo eccessivo...lungo i saloni e i ristoranti si notavano vasi di porcellana e dipinti giganteschi che rappresentavano la natura e un po la storia della Francia in maniera fiabesca e un po paradisiaca. Poco sfarzo si, ma il lusso si sentiva in ogni angolo della prima classe, si sentiva l'alta qualità dei materiali usati...anche nelle altre due classi gli arredi erano semplici ma molto accoglienti e sofisticati e rendevano la traversata oceanica davvero confortevole e agiata.



Questa nave fu da subito amata dai ricchi europei e soprattutto dagli americani che a bordo di essa sfuggivano dal proibizionismo andando incontro ad uno stile di vita completamente ispirato all'elegante mondanità francese, amata e ricercata in tutto il mondo.
A proposito di questo transatlantico non c'è altro da aggiungere, se non che è stato un vero e proprio emblema dell'innovazione e della tecnica francese nel costruire grandi navi...
L'Ile de France fu una vera e propria rivoluzione nell'ambito degli arredi navali, ma soprattutto un meraviglioso transatlantico!

Scheda tecnica
Costruttore: Penhoet, Saint Nazaire
Armatore: Compagnie Générale Transatlantique
Varo: 14 marzo 1926
Entrata in servizio: 22 giugno 1927
Lunghezza: 231 metri
Larghezza: 28 metri
Velocità: 23 nodi
Capacità: 1786 passeggeri, 890 equipaggio

alla prox da TransatlanticEra...

lunedì 15 ottobre 2012

SS Normandie...


Anche il vanto dell'epoca d'oro dei transatlantici francesi arriva sul mio blog!
Sto parlando del meraviglioso S.S. Normandie, che con i suoi sfarzi, l'estetica, la modernità, ed ogni singolo dettaglio ha diffuso in tutto il mondo
un vero e proprio stile di vita...


Il Normandie fu commissionato dalla francese CompagnieGénéraleTransatlantique,
e costruito a Saint Nazaire presso i cantieri De Penhoet. Fu varato nell'ottobre 1932 e, completato negli interni, partì per il viaggio inaugurale il 29 maggio 1935 da Le Havre verso New York, suscitando uno scalpore senza precedenti, dovuto principalmente alla sua enorme mole...infatti il Normandie lungo ben 313 metri, era la più grande nave di linea mai costruita.
La più grande innovazione però fu quella dei motori: per la prima volta su un transatlantico fu installata la propulsione turbo-elettrica che, oltre all'immensa potenza che ne derivava, la rese anche il grado di arrivare a ben 32 nodi di velocità, diventando quindi la nave più veloce al mondo; con una traversata atlantica di soli 4 giorni strappò il Nastro Azzurro all'italiana Rex.



Il suo scafo lungo e slanciato, l'innovativa prua a bulbo, resero questa nave unica nel suo genere, inoltre era dotata di tre fumaioli rossi ed inclinati, ma soltanto due erano effettivamente funzionanti...il terzo infatti fu inserito per
dare alla nave una maggiore stabilita alla sua linea e usato praticamente come alloggio per gli animali domestici a bordo.
Agli occhi risaltava la sua grandezza e bellezza.


Per quanto riguarda gli interni c'è davvero molto da dire...per la costruzione del Normandie , infatti furono convocati i più esperti (e stravaganti) architetti e designer del mondo. 52 di essi infine unirono le loro idee e progetti dando vita ad un'opera d'arte galleggiante con uno stile unico che ben presto si diffuse tra l'alta società di tutto il nord America!







Come si può ben notare, l'Art-Decò è predominante in ogni centimetro quadrato della nave e sfocia quasi in un esagerazione sotto certi aspetti...
Gli arredi stravaganti ed eleganti allo stesso tempo attirarono gli occhi dei più grandi artisti americani dell'epoca, i quali ne fecero praticamente una scuola per le loro successive realizzazioni. Il Normandie possedeva numerosi saloni e bar tra i più grandi al mondo...ristoranti à la Carte con centinaia di posti, contornati da lussuosi arredi e bassorilievi su ogni parete visibile...opere d'arte e lampadari moderni, divanetti e sedie dalle forme stravaganti e colori vivaci resero gli interni di questa nave inimitabili. Bella dentro e anche fuori direi, ma con un salto nella sua storia capiremo ben presto che la sua non fu una vita molto fortunata.


I suoi principali pregi si tramutarono nei suoi peggiori difetti...in un mondo sconvolto prima dalla guerra e dopo dalla crisi economica, tanto lusso si rivelò sotto certi aspetti fuori luogo e poco apprezzato, senza considerare la grande, anzi grandissima, concorrenza dell'inglese Cunard.
Il problema più rilevante si presentò proprio negli interni di questo transatlantico, infatti il Normandie fu concepito con ampi spazi pubblici e , soprattutto, destinati principalmente alla prima classe...infatti i posti e le cabine più numerosi appartenevano solo ai ricchi dando poco spazio a chi non possedeva tanto...Quindi se consideriamo che i grandi transatlantici avevano principalmente funzione di emigrazione verso il nuovo mondo, il Normandie trova un grande svantaggio...la clientela più numerosa infatti, era rappresentata da tutti quegli uomini che salpavano verso una nuova vita e nuove possibilità di lavoro, spesso vendendo tutto per un biglietto di terza classe...i ricchi invece viaggiavano più per piacere che per necessità a bordo di queste navi e non erano di certo più numerosi degli emigranti.

Fu proprio questo che rese spesso il Normandie mezzo vuoto durante le traversate atlantiche e quindi antieconomico considerando i costi sostenuti per la sua realizzazione. Fu inoltre proprio per questo motivo che non riusci mai a battere (a parte la velocità) le sue concorrenti dirette: la Queen Mary e la Mauretania 2, che a differenza della Normandie, avevano molti più posti in classe cabina e turistica.


Nonostante tutto, anche se non era mai al completo, il Normandie riusciva quasi sempre a coprire i suoi costi e quindi a restare in servizio. Ma  lo scoppio della seconda guerra mondiale e la resa francese con la Germania, rese pericoloso le sue traversate e da qui appunto, la decisione di ormeggiarla nel porto di New York al termine della sua 139 traversata, nell'agosto del 1939.


Al molo n°88 di New York, il transatlantico Normandie vi rimase per due anni fino a quando, dopo l'attacco di Pearl Harbour, gli Stati Uniti entrarono in guerra, requisendo la nave per convertirla ed adibirla al trasporto truppe con il nome di U.S. Lafayette.
Ma i lavori andavano avanti troppo lentamente e con poca protezione tanto che il 9 febbraio del 1942, a causa di un incidente con la saldatrice, divampò un incendio che presto si propagò a gran parte della nave...il danno iniziò ad essere rilevante peggiorato inoltre dai battelli antincendio che riempirono d'acqua i ponti della nave e la portarono a perdere stabilità e quindi a rovesciarsi su un fianco...




Il destino del Normandie fu segnato...Con un enorme costo e grandi sovvenzionamenti la nave fu recuperata e stabilizzata, ma gli ingenti danni allo scafo e alle attrezzature, il deterioramento dovuto ai 18 mesi trascorsi semi sommersa resero una futura ristrutturazione impossibile e costosissima.
La nave fu allora rimorchiata nel porto del New Jersey dove iniziò la sua lenta demolizione, terminata infine nel 1948.


Un transatlantico che si farà ricordare e continuerà ad affascinarci con il suo stile.

Scheda Tecnica
Costruttore: Penhoet, Saint Nazaire
Armatore: Compagnie Gènèrale Transatlantique
Varo: 29 ottobre 1932
Entrata in servizio: 29 maggio 1935
Lunghezza: 312,81 metri
Larghezza: 36,4 metri
Velocità: 29 nodi, 32,2 nodi massima registrata
Capacità: 1972 passeggeri, 1345 equipaggio


alla prox da TransatlanticEra