giovedì 19 febbraio 2015

R.M.S. Queen Elizabeth II...

Continua la sfilata delle Regine Cunard su Transatlantic Era...
Questa volta è il turno della seconda Queen Elizabeth, nata in un epoca difficile per i transatlantici che subivano lo sviluppo aereo in modo molto negativo.
 Ciò nonostante sia da transatlantico, sia da moderna nave da crociera, il Queen Elizabeth ha raggiunto una fama eccellente con una storia intensa e migliaia di viaggi sui mari del mondo.
La vita del Queen Elizabeth II nasce già nel secondo dopoguerra, nella mente dei vertici della rinomata Cunard Line... In quel periodo a portare onore a questa storica compagnia vi erano 2 tra i più grandi transatlantici mai costruiti nel '900: il Queen Mary e il primo Queen Elizabeth... Purtroppo le condizioni economiche internazionali in perenne declino ferirono irrimediabilmente gli affari delle compagnie di navigazione che inoltre soffrivano del veloce sviluppo dell'aereo. Tutto ciò influì molto nella scelta della Cunard di ritirare i suoi due enormi transatlantici che ormai erano difficili da mantenere in servizio per i costi troppo eccessivi e per la poca richiesta da parte della clientela. Da qui dunque la decisione di costruire una nave più piccola, efficiente e moderna con costi molto ridotti.... Con progetto alla mano, alla fine del 1964, la Cunard ordinò ufficialmente la costruzione del nuovo transatlantico ai cantieri John Brown&Co...La nave fu impostata il 5 luglio 1965 grazie ad un enorme investimento, fondi ottenuti anche grazie alla vendita dei vecchi transatlantici.

Mentre lo scafo prendeva forma in cantiere, alla Cunard vi fu enorme indecisione per quanto riguarda il nome... Alla fine, per onorare il precedente Queen Elizabeth che doveva essere dismesso, si optò per Queen Elizabeth II. La nave fu completata e varata il 20 settembre 1967 e battezzata ovviamente dall'omonima Regina del Regno Unito.
Nel 1968 fu avviata alle intense prove tecniche in mare, ma qui iniziarono i primi problemi tanto che la Cunard dovette rimandare per ben due volte la data del viaggio inaugurale... Dapprima il malfunzionamento delle caldaie, poi svariati problemi alle attrezzature di bordo e ai motori. La nave tornò in cantiere e fu sottoposta alle dovute revisioni e riparazioni, e dopo aver superato tutte le prove in mare fu finalmente consegnata ai proprietari ad aprile 1969.
Il successivo 2 maggio la Queen Elizabeth partì da Southampton verso New York per il viaggio inaugurale. Ebbe così inizio l'intensa vita di questo moderno transatlantico...


Nel 1971 durante una delle sue crociere, la Queen Elizabeth II soccorse i passeggeri del transatlantico francese Antilles che a causa di un incendio si era incagliato su un basso fondale... Nel '72 invece durante una traversata atlantica giunse la notizia che a bordo vi era un ordigno e quindi la nave fu costretta a fermarsi e aspettare gli artificieri che furono paracadutati sul transatlantico in pieno oceano. Fortunatamente dopo due giorni di ispezione a bordo non fu trovato nulla e l'autore del falso allarme fu arrestato. Nel mese di aprile 1974 la Queen Elizabeth II ebbe un guasto ai motori che si spensero lasciando il transatlantico alla deriva e senza elettricità...La nave, che fortunatamente non distava molto dalla costa, fu rimorchiata ad Hamilton dove fu velocemente riparata.
 Particolarità del Queen Elizabeth II è che in un epoca in cui i grandi transatlantici venivano continuamente ritirati dal servizio per lasciare il posto all'aereo, fu l'unica nave a continuare le sue traversate alternandole a crociere e viaggi di piacere...
Anche il Queen Elizabeth II, nonostante le due grandi guerre erano ormai passate, non fu risparmiato dai suoi doveri bellici... infatti nel 1982 fu requisito dal Governo inglese per trasportare truppe durante la guerra delle Falkland. Fu trasformato in una caserma e dipinto di grigio mimetico per l'occasione.



 Quando questa breve guerra terminò dopo un veloce restyling il Queen Elizabeth II tornò al suo normale servizio. Negli anni successivi il transatlantico riscontrò diversi problemi tecnici e soprattutto un blackout nell'83 e un incendio nell'84... inoltre gli anni iniziavano a farsi sentire e i costi per il mantenimento e la manutenzione diventavano sempre più alti. Per questo motivo la Cunard decise di investire molti milioni di sterline per ristrutturare completamente il transatlantico: arredi, apparecchiature e soprattutto la sostituzione dei motori con i nuovi diesel elettrici che ne avrebbero aumentato stabilità e velocità e diminuito i costi per il carburante e i consumi. I lavori in questo caso furono affidati al cantiere tedesco Lloyd Werft ed ebbero inizio nell'ottobre 1986.



 Sei mesi dopo il Queen Elizabeth II partì completamente rinnovato per una crociera intorno al mondo. Ma il 7 agosto 1992 ancora una volta questa nave fu vittima di un incidente: strisciò con il fondo dello scafo su delle rocce non segnalate dalle carte in un basso fondale riportando gravi danni... Nonostante ciò la nave fu subito riparata e riprese il servizio due mesi più tardi. In un epoca di grandi trasformazioni in campo navale e soprattutto il "boom" crocieristico portò i dirigenti della Cunard a ricondurre il Queen Elizabeth in cantiere per l'ennesimo restyling, in modo da rendere gli ambienti interni moderni e all'avanguardia, e restare competitiva con tutte le nuove navi da crociera che diventavano sempre più numerose agli inizi degli anni '90. 

Nel 1995 ancora una volta il Queen Elizabeth si ritrovò vittima di un incidente, in quanto fu colpito da un onda anomala di circa 30 metri ma fortunatamente senza riportare danni rilevanti o vittime...
 Nel 1998 quando la Cunard Line fu acquistata dalla Carnival Corporation vi fu l'ennesimo restyling per adeguarla agli standard tecnologici e di arredo di quel periodo.



Ormai lontano dall'epoca delle traversate oceaniche, questo transatlantico ha continuato per anni a svolgere servizio crocieristico, fino al 2004, quando con il varo della nuova Queen Mary II, perse il suo titolo di ammiraglia della flotta Cunard... Inoltre la compagnia con in cantiere due nuovissime unità decise di ritirare la Queen Elizabeth II dal servizio e nel 2007 fu annunciata la sua vendita al fondo d'investimento di Dubai Istithmar. Prima della consegna ai nuovi proprietari il vecchio transatlantico effettuò diverse crociere commemorative al fianco delle nuove unità Cunard, Queen Mary II e Queen Victoria... L'11 novembre 2008 la nave partì per l'ultima volta sotto bandiera Cunard verso la sua ultima destinazione, Dubai, raggiunta il 26 dello stesso mese.

In questa città il progetto per il Queen Elizabeth II prevedeva una trasformazione in hotel di lusso ma per anni la nave è rimasta ferma lì senza nessuna certezza sul suo destino. Tra le varie speculazioni girò anche la voce di un'eventuale demolizione in quanto il progetto era fallito. Voci, però, sempre smentite dalla Cunard e dai nuovi proprietari... Finalmente nel 2013 con la nascita del consorzio Queen Elizabeth II Holding per il transatlantico è stata di nuovo riprostettata la trasformazione in hotel e questa volta il tutto sembra realmente concretizzarsi. 
Non si può fare altro che sperare... Mantenere in vita un pezzo così prezioso della storia della navigazione sarebbe una scelta importante per tramandare alle generazioni future l'arte e l'ingegneria dei transatlantici del '900.
Di seguito alcune immagini degli interni del Queen Elizabeth II, che con innumerevoli restyling sono cambiati nel corso degli anni... Dalla netta distinzione in classi fino alla trasformazione in nave da crociera, si è passati dal classico al moderno, passando per l'Art Decò e il contemporaneo... Insomma un infinità colori, ambienti, arredi, sempre più belli e sempre più nuovi che ancora oggi lasciano ai passeggeri l'opportunità di  immaginare il fascino di quell'epoca in cui viaggiare sull'oceano era un vero sogno.







 Scheda Tecnica 
Costruttore: John Brown&Company, Clydebank
Armatore: Cunard Line - Istithmar
Varo: 20 settembre 1967
Entrata in servizio: 2 maggio 1969
Lunghezza: 293 metri
Larghezza: 32 metri
Velocità: 28 - 34 nodi
Capacità: 1777 passeggeri, 1040 equipaggio



Alla prossima da Transatlantic Era...

lunedì 2 febbraio 2015

T/n Roma...

Torniamo in Italia, con la storia di un transatlantico che portò orgoglio e gloria alla nostra marina sui mari del mondo, con il nome della nostra Capitale... vi sto parlando del transatlantico T/n Roma.
In un'Europa devastata dal Primo Conflitto Mondiale, le compagnie di navigazione a piccoli passi ricominciarono a mettere in mare transatlantici sempre più grandi e sfarzosi, forse a dimostrazione di ripresa e rinascita. In Italia, dove vi erano i migliori costruttori navali, società come la Navigazione Generale Italiana non rimasero di certo a guardare... Contro i mostri inglesi e tedeschi, la compagnia  italiana progettò due nuove unità che finalmente segnarono la svolta per quanto riguarda dimensioni e stazza: il Roma, appunto, e il gemello Augustus. Il Roma fu impostato nei cantieri Ansaldo di Sestri, a Genova il 30 novembre 1924. I lavori furono molto rapidi e nel giro di pochi mesi sullo scivolo costruito apposta già si ergeva l'enorme scafo del Roma, che per la prima volta in Italia superava i 200 metri di lunghezza. Il 25 febbraio 1926 finalmente il transatlantico era pronto per entrare in acqua... La propaganda pubblicitaria fu così forte ed intensa che alla cerimonia del varo erano presenti migliaia e migliaia di persone e giornalisti... Madrina del Roma era la signora Carolina Ciano, moglie dell'allora Ministro della Comunicazione Conte Costanzo Ciano, anch'egli presente alla cerimonia, insieme ad altri illustri esponenti del Governo. La tradizionale benedizione, la bottiglia che si infrange sullo scafo a prua ma la nave che non si muove. Il freddo intenso aveva letteralmente congelato la struttura sulla quale era poggiato lo scafo e quindi rese impossibile che la nave scivolasse in acqua...
Dopo ore ed ore di lavoro per sciogliere il ghiaccio e rendere dunque possibile la discesa, finalmente il giorno successivo lentamente il Roma entrò in mare tra un enorme scalpore generale...
Da quel 26 febbraio 1926 al via dunque i lavori di allestimento completati in tempo record tanto che il 21 settembre dello stesso anno la nave di linea più grande d'Italia mai costruita fino ad allora, partì da Genova per il suo viaggio inaugurale con destinazione ovviamente New York. In un epoca di concorrenza spietata sul commercio marittimo il Roma non riuscì tuttavia ad ottenere quell'enorme successo desiderato... Ma nonostante ciò, tenne alto il nome della nostra nazione in quanto fu comunque molto apprezzato dai passeggeri che vi navigarono e, soprattutto, da chi si imbarcava in terza classe, unica nel suo genere; infatti il Roma è stato il primo transatlantico al mondo ad essere equipaggiato di una terza classe al limite della comodità, con cabine spaziose, bagni privati, acqua calda corrente, aree pubbliche gigantesche e soprattutto arredi semplici ma molto raffinati e ben curati. Dunque non si badò a spese per la costruzione di questa nave con il proposito di far risplendere l'Italian Style sui mari del mondo. 

Come tutte le navi della NGI anche il Roma fu trasferito nella flotta della nuova Società Italia Flotte Riunite nel gennaio 1932 e fu impiegato sulla rotta Trieste - New York... Nonostante fosse un transatlantico ancora "nuovo", nel febbraio 1934 fu sottoposto ad un accurato restyling atto principalmente all'inserimento della nuova classe turistica e all'aggiornamento dei motori e delle apparecchiature elettroniche. Il mese di aprile 1935 il Roma uscì dal cantiere come una nave nuova e tornò al suo servizio passeggeri tra Trieste e New York...

 Ma i tempi iniziarono a cambiare... La crisi economica si faceva sentire molto anche nel settore marittimo e molte società cercavano di ammortizzare i costi immensi delle traversate atlantiche con crociere e piccoli viaggi di piacere. Stessa sorte toccò anche al Roma che nel 1936 fu dipinto di bianco e impiegato durante i mesi invernali per crociere tra isole greche e le bellissime coste dell'Africa settentrionale sul Mediterraneo.



Quando il 10 giugno 1940 l'Italia entrò ufficialmente in guerra il Roma si trovava in navigazione e giunse nel porto di Napoli con a bordo circa 700 profughi evacuati da Tripoli, soprattutto donne e bambini. Fu poi trasferito a Genova e posto in disarmo a tempo indeterminato. Il 12 luglio 1941 fu requisito dalla Marina italiana... Inizialmente si prevedeva di convertire l'enorme transatlantico in una nave ausiliaria e molto versatile ma quando già si trovava in cantiere fu deciso, a novembre dello stesso anno, di investire per trasformarlo in una potente portaerei. Questa scelta fu presa proprio perchè in tempo di guerra occorreva troppo tempo per costruire una portaerei da zero e quindi ritrovandosi uno scafo enorme gia costruito e a disposizione risultò essere la manovra migliore... I lavori iniziarono nel febbraio 1942 quando dopo aver rimosso le sovrastrutture e i ponti superiori, furono installati nuovi potenti motori a turbine capaci di portare la nave a 30 nodi. La nave venne ribattezzata Aquila. Ma mentre i lavori procedevano a pieno ritmo nel cantiere il 9 settembre 1943 fu firmato l'armistizio italiano...
 A questo punto, per evitare che la nave finisse sotto il controllo dei nazisti i lavoratori tentarono di affondarla ma senza avere successo... Nei successivi anni, soprattutto tra il '44 e il '45, furono numerosi i tentativi da parte di partigiani e nazisti di sabotare o affondare l'Aquila, ma nessuno riuscì ad avere successo e la nave restò lì, ferma in attesa di decisioni. Quando, infatti, la guerra terminò nel 1946 il grande scafo incompleto tornò all'Italia Flotte Riunite. I vertici della società inizialmente valutarono l'idea di riconvertire la portaerei in transatlantico di linea. Ma i costi troppo eccessivi portarono invece alla drastica decisione di abbandonare il progetto e venderlo per la demolizione. Ciò avvenne nel 1952 quando lo scafo fu trainato a la Spezia per essere smantellato definitivamente.
Di seguito gli sfarzosi interni del Roma la cui costruzione fu affidata al rinomato studio Ducrot e allo studio Monti che si ispirarono alle correnti decorative classiche con uno stile che andava dal veneziano al napoletano e ovviamente al Romano antico.

Tutto girava intorno a ricostruzioni storiche come l'altare della Patria e enormi statue che raffiguravano imperatori, dei e divinità dell'antica Roma. Nonostante il pregio e l'immenso valore artigianale, gli interni del Roma risultarono essere freddi e austeri e poco adatti ad una nave... Ma furono comunque ben accettati dalla clientela dell'epoca che, ovviamente, oltre agli arredi badava principalmente al cibo e al servizio che risultarono impeccabili sempre, in ogni singola traversata.



 Scheda Tecnica 
Costruttore: Ansaldo Genova
Armatore: Navigazione Generale Italiana - Italia Flotte Riunite
Varo: 26 febbraio 1926
Entrata in servizio: 21 settembre 1926
Lunghezza: 215 metri
Larghezza: 25 metri
Velocità: 22-24 nodi
Capacità: 1600 passeggeri, 540 equipaggio

Alla prossima da Transatlantic Era