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lunedì 26 maggio 2014

La crescita dei Transatlantici...

L'Europa espandeva sempre di più i suoi orizzonti, lì in quel nuovo mondo ricco di risorse e materie, con terre inviolate dove dare inizio ad una nuova e potente civiltà!
Ma tra i due continenti la sfida più grande si trovava nel mezzo...


La traversata dell'infinito oceano Atlantico, tanto grande quanto pericoloso... Fu questo a spingere la crescita e la ricerca di nuove tecnologie sul mare, perché ogni stato europeo sognava il predominio sull'oceano e ognuno di esso, dal più ricco al più povero, iniziò ad investire e progettare per dare alla vita le più grandi macchine mai costruite:
i transatlantici.


C'era come primo obiettivo la lunga distanza da percorrere e soprattutto la furia del mare da vincere... per questo la traversata atlantica divenne una delle sfide più difficili per i primi piroscafi. Il progresso fu veloce ed intenso, si passò dalla vela al vapore, dalla propulsione a ruota a quella a elica, che apportò un enorme vantaggio e andò via via nel corso degli anni a svilupparsi ulteriormente. A fine '800 i transatlantici erano le navi più grandi al mondo e divennero oggetto di una forte e spietata competizione a livello internazionale. 
Già dalla metà dell'800 dunque il transatlantico divenne un parametro di progresso tecnologico e di prestigio nazionale... Ma solo dall'inizio del '900 si iniziò ad aumentare costantemente la stazza di queste macchine e si vennero a creare veri e propri mostri. Un esempio lo troviamo nel City of New York e il City of Paris che furono i primi transatlantici a vincere il mitico Nastro Azzurro grazie ad una traversata oceanica di soli 6 giorni.


 Sulla scia dei due piroscafi inglesi poi iniziò ad operare la Germania, in fase di grande espansione... Essa infatti non poteva ignorare la grande redditività dei flussi migratori verso il nord America e iniziò, quindi, a progettare e costruire navi sempre più grandi e potenti come il Kaiser Wilhelm der Grosse che nonostante l'enorme mole riuscì addirittura a strappare il Blue Riband alla britannica Lucania della Cunard e fu la prima nave tedesca a conseguire un tale successo. Questo titolo dal 1900 in poi iniziò a saltare da nave a nave, tra inglesi e tedeschi prima, francesi olandesi e italiani dopo, in una sfida continua senza fine anche e soprattutto durante le due guerre mondiali. 




Nonostante per tutto il 20° secolo siano stati principalmente compagnie inglesi e tedesche ad avere il primato sui traffici marittimi oltre oceano, spetta però a francesi e italiani il primato di fascino e bellezza... Questi due paesi infatti, nella seconda metà del '900 iniziarono a mettere in acqua veri e propri capolavori... le compagnie italiane, così come quelle francesi, non puntavano sulla velocità, ma sull'innovazione, sul comfort e sull'eleganza. Conferma al famoso detto "Anche l'occhio vuole la sua parte" fu data appunto dall'enorme successo di queste navi tra le quali ricordiamo il Normandie e l'Andrea Doria.



Quindi dall'invenzione di Charles Parsons della turbina a vapore, all'innovazione dell'elica, fino ad arrivare al diesel e alle  tecnologie come il telegrafo senza fili o il radar, il 900 per le navi è stato un secolo di continue scoperte, grazie alle quali non sono nati solo dei transatlantici, ma veri e propri mostri leggendari, che hanno dominato gli oceani con supremazia e eleganza, simboli del potere e soprattutto del progresso e della crescita.


Alla prossima da Transatlantic Era...

lunedì 15 ottobre 2012

SS Normandie...


Anche il vanto dell'epoca d'oro dei transatlantici francesi arriva sul mio blog!
Sto parlando del meraviglioso S.S. Normandie, che con i suoi sfarzi, l'estetica, la modernità, ed ogni singolo dettaglio ha diffuso in tutto il mondo
un vero e proprio stile di vita...


Il Normandie fu commissionato dalla francese CompagnieGénéraleTransatlantique,
e costruito a Saint Nazaire presso i cantieri De Penhoet. Fu varato nell'ottobre 1932 e, completato negli interni, partì per il viaggio inaugurale il 29 maggio 1935 da Le Havre verso New York, suscitando uno scalpore senza precedenti, dovuto principalmente alla sua enorme mole...infatti il Normandie lungo ben 313 metri, era la più grande nave di linea mai costruita.
La più grande innovazione però fu quella dei motori: per la prima volta su un transatlantico fu installata la propulsione turbo-elettrica che, oltre all'immensa potenza che ne derivava, la rese anche il grado di arrivare a ben 32 nodi di velocità, diventando quindi la nave più veloce al mondo; con una traversata atlantica di soli 4 giorni strappò il Nastro Azzurro all'italiana Rex.



Il suo scafo lungo e slanciato, l'innovativa prua a bulbo, resero questa nave unica nel suo genere, inoltre era dotata di tre fumaioli rossi ed inclinati, ma soltanto due erano effettivamente funzionanti...il terzo infatti fu inserito per
dare alla nave una maggiore stabilita alla sua linea e usato praticamente come alloggio per gli animali domestici a bordo.
Agli occhi risaltava la sua grandezza e bellezza.


Per quanto riguarda gli interni c'è davvero molto da dire...per la costruzione del Normandie , infatti furono convocati i più esperti (e stravaganti) architetti e designer del mondo. 52 di essi infine unirono le loro idee e progetti dando vita ad un'opera d'arte galleggiante con uno stile unico che ben presto si diffuse tra l'alta società di tutto il nord America!







Come si può ben notare, l'Art-Decò è predominante in ogni centimetro quadrato della nave e sfocia quasi in un esagerazione sotto certi aspetti...
Gli arredi stravaganti ed eleganti allo stesso tempo attirarono gli occhi dei più grandi artisti americani dell'epoca, i quali ne fecero praticamente una scuola per le loro successive realizzazioni. Il Normandie possedeva numerosi saloni e bar tra i più grandi al mondo...ristoranti à la Carte con centinaia di posti, contornati da lussuosi arredi e bassorilievi su ogni parete visibile...opere d'arte e lampadari moderni, divanetti e sedie dalle forme stravaganti e colori vivaci resero gli interni di questa nave inimitabili. Bella dentro e anche fuori direi, ma con un salto nella sua storia capiremo ben presto che la sua non fu una vita molto fortunata.


I suoi principali pregi si tramutarono nei suoi peggiori difetti...in un mondo sconvolto prima dalla guerra e dopo dalla crisi economica, tanto lusso si rivelò sotto certi aspetti fuori luogo e poco apprezzato, senza considerare la grande, anzi grandissima, concorrenza dell'inglese Cunard.
Il problema più rilevante si presentò proprio negli interni di questo transatlantico, infatti il Normandie fu concepito con ampi spazi pubblici e , soprattutto, destinati principalmente alla prima classe...infatti i posti e le cabine più numerosi appartenevano solo ai ricchi dando poco spazio a chi non possedeva tanto...Quindi se consideriamo che i grandi transatlantici avevano principalmente funzione di emigrazione verso il nuovo mondo, il Normandie trova un grande svantaggio...la clientela più numerosa infatti, era rappresentata da tutti quegli uomini che salpavano verso una nuova vita e nuove possibilità di lavoro, spesso vendendo tutto per un biglietto di terza classe...i ricchi invece viaggiavano più per piacere che per necessità a bordo di queste navi e non erano di certo più numerosi degli emigranti.

Fu proprio questo che rese spesso il Normandie mezzo vuoto durante le traversate atlantiche e quindi antieconomico considerando i costi sostenuti per la sua realizzazione. Fu inoltre proprio per questo motivo che non riusci mai a battere (a parte la velocità) le sue concorrenti dirette: la Queen Mary e la Mauretania 2, che a differenza della Normandie, avevano molti più posti in classe cabina e turistica.


Nonostante tutto, anche se non era mai al completo, il Normandie riusciva quasi sempre a coprire i suoi costi e quindi a restare in servizio. Ma  lo scoppio della seconda guerra mondiale e la resa francese con la Germania, rese pericoloso le sue traversate e da qui appunto, la decisione di ormeggiarla nel porto di New York al termine della sua 139 traversata, nell'agosto del 1939.


Al molo n°88 di New York, il transatlantico Normandie vi rimase per due anni fino a quando, dopo l'attacco di Pearl Harbour, gli Stati Uniti entrarono in guerra, requisendo la nave per convertirla ed adibirla al trasporto truppe con il nome di U.S. Lafayette.
Ma i lavori andavano avanti troppo lentamente e con poca protezione tanto che il 9 febbraio del 1942, a causa di un incidente con la saldatrice, divampò un incendio che presto si propagò a gran parte della nave...il danno iniziò ad essere rilevante peggiorato inoltre dai battelli antincendio che riempirono d'acqua i ponti della nave e la portarono a perdere stabilità e quindi a rovesciarsi su un fianco...




Il destino del Normandie fu segnato...Con un enorme costo e grandi sovvenzionamenti la nave fu recuperata e stabilizzata, ma gli ingenti danni allo scafo e alle attrezzature, il deterioramento dovuto ai 18 mesi trascorsi semi sommersa resero una futura ristrutturazione impossibile e costosissima.
La nave fu allora rimorchiata nel porto del New Jersey dove iniziò la sua lenta demolizione, terminata infine nel 1948.


Un transatlantico che si farà ricordare e continuerà ad affascinarci con il suo stile.

Scheda Tecnica
Costruttore: Penhoet, Saint Nazaire
Armatore: Compagnie Gènèrale Transatlantique
Varo: 29 ottobre 1932
Entrata in servizio: 29 maggio 1935
Lunghezza: 312,81 metri
Larghezza: 36,4 metri
Velocità: 29 nodi, 32,2 nodi massima registrata
Capacità: 1972 passeggeri, 1345 equipaggio


alla prox da TransatlanticEra