martedì 2 luglio 2013

Giulio Cesare...1923...

Un altro grande imperatore arriva sul mio blog...
Dopo l'Augustus, grandissimo e lussuoso, l'Italia degli anni '20 conferma la sua grande supremazia sui mari con il varo del meraviglioso transatlantico
Giulio Cesare.


Siamo nel lontano 1913, quando la società Navigazione Generale Italiana, insieme ai suoi architetti ed ingegneri, si mette a lavoro sulla produzione di due nuovi innovativi piroscafi...
Spinti dalla forte concorrenza con le società inglesi e tedesche, si puntò alla creazione di una tipologia di transatlantico innovativo e con altissimi standard di sicurezza e soprattutto comfort.
Fu allora che nacquero il Giulio Cesare e il transatlantico gemello Duilio.
La N.G.I. commissionò la costruzione del Giulio Cesare ai cantieri Hunter&Wigham Richardson di Newcastle upon Tyne nel dicembre del 1913.


La consegna della nuova unità era prevista per il primo semestre del 1915, ma a causa dello scoppio della Grande Guerra i lavori furono sospesi a tempo indeterminato. 
Il Giulio Cesare, quando era ancora uno scafo vuoto, restò fermo nel cantiere di costruzione per ben 2 anni fino al termine della guerra e alla firma dell'armistizio.
I lavori, anche se a rilento a causa della grave situazione economica post-bellica, ripresero senza complicazioni. Il Giulio Cesare fu infatti completato e varato il 7 febbraio 1920, scivolando in acqua con eleganza e mettendo in risalto le sue forme semplici ma raffinate.
Dopo gli ultimi accorgimenti tecnici, nel 1922 fu condotto a Palermo per essere allestito. Gli interni e la cura degli arredi furono affidati allo Studio Ducrot. A maggio dello stesso anno furono effettuate le prove in mare con esiti molto positivi...il Giulio Cesare riuscì a raggiungere i 20 nodi circa di velocità senza problemi, vibrazioni o perdita di stabilità.



In un Italia colpita dalla repressione, con decine di migliaia di emigranti pronti a lasciare la terra natia per il Nuovo Mondo, i piroscafi che servivano la traversata atlantica erano presi d'assalto.
E fu così per il Giulio Cesare il giorno del suo viaggio inaugurale...
Il 4 maggio 1922 infatti, a pieno carico, il nuovissimo Giulio Cesare lascia il porto di Genova per fare rotta verso il sud america, Buenos Aires.
Come da prassi, successivamente anche il Giulio Cesare fu spostato sulla rotta verso New York, sempre per far fronte all'enorme richiesta della clientela, e il primo viaggio verso il nord america avvenne l'11 agosto, sempre con partenza da Genova e con scalo a Napoli.



Nel corso dei suoi viaggi, il Giulio Cesare riuscì a farsi stimare da tutta Europa, per il servizio impeccabile, rispetto degli orari di partenza ed arrivo e soprattutto per la sua bellezza! Viaggiò quasi sempre a pieno carico senza riscontrare problemi rilevanti. Nell'agosto del 1925 poi fu di nuovo spostato sulla rotta verso il sud america e vi restò per per circa 3 anni, fino al mese di ottobre del 1928 quando fu condotto in cantiere per un accurata revisione alla sala macchine, alle cabine e alle aree pubbliche.
Alla fine di dicembre del 1928 il Giulio Cesare lascia il cantiere e torna a navigare sulla rotta Genova-New York.




Al momento della fusione della N.G.I. nella nuova compagnia Società Italia - Flotte Riunite nel 1932, anche il Giulio Cesare passò sotto la bandiera di quest'ultima e fu utilizzato nuovamente sulla rotta verso Buenos Aires. 
Tuttavia gli anni per il transatlantico iniziavano a farsi sentire, e fu quindi necessario sottoporlo a dei lavori... Con un ingente investimento nel 1933 il Giulio Cesare entra in cantiere per un restyling completo, dal quale ne uscirà poi nel 1934 completamente rinnovato.


Con il suo scafo verniciato di bianco, gli interni ristrutturati e riorganizzati, i motori nuovi e più potenti, il Giulio Cesare appare agli occhi come se fosse una nuova nave appena varata.
Dopo i lavori viene impiegato sulla rotta verso il sud africa, insieme al transatlantico gemello, con partenza da Genova e porto di arrivo Cape Town. L'impiego su questa rotta ebbe inizio nel 1934 e terminò il 31 marzo 1939. Nel successivo 20 aprile infatti il Giulio Cesare viene impiegato sulla nuova rotta verso l'estremo oriente, ossia Shanghai, sempre con partenza da Genova.
Ma le tecnologie obsolete e la nascita di nuovi transatlantici più veloci e innovativi, portò la Società Italia alla decisione di ritirare il transatlantico, troppo vecchio e con dei consumi troppo eccessivi. Di rientro da Shanghai il 14 ottobre 1939, il Giulio Cesare viene posto in disarmo nel porto di Genova in attesa del suo destino.


Prima di essere demolito fu però noleggiato dalla Croce Rossa Internazionale per tre viaggi nel marzo del '42.
Questi viaggio prevedevano il rimpatrio dei profughi civili dalle colonie italiane dell'Africa orientale. Al termine di queste 3 traversate, nel giugno 1943, il Giulio Cesare viene trasferito a Trieste per essere demolito. Ma le tensioni della guerra e i disagi derivanti da essa bloccarono la nave nel porto dove fu presa di mira da un raid aereo nell'agosto del '44, e fu gravemente danneggiata. Nonostante ciò, il transatlantico rimase a galla fino all'11 settembre 1944, quando fu affondato dai bombardieri alleati.
Lo scafo del Giulio Cesare adagiato su un fianco fu recuperato a giugno del 1949 e demolito nel vicino cantiere di San Rocco di Muggia, ponendo fine alla lunga vita di questo meraviglioso transatlantico.


 Interni 
Come detto prima, gli interni e la cura degli arredi furono affidati ai designer dello Studio Ducrot, uno dei più rinomati d'Europa. 
All'interno del Giulio Cesare la sintonia nata dal mix di numerosi stili rese gli ambienti confortevoli e di un estrema eleganza. Il tutto su una linea classica ma non troppo eccessiva ne stravagante. 
Legni pregiati insieme alle porcellane lavorate, i vetri intagliati e i marmi, apportarono al transatlantico un grande pregio. 



Gli arredi rispecchiavano in pieno lo stile classico del barocco senza troppi eccessi, in una miscela tra opere vittoriane, tappeti persiani, colori caldi e tessuti preziosi. La prima classe attirò lo sguardo dell'alta società italiana, ma anche europea e americana. Anche la seconda classe vantava ampie zone luminose e confortevoli, con arredi più semplici e funzionali ma comunque di grande bellezza.



 Un pò meno invece la terza, ma c'è da considerare che all'inizio del '900 la divisione in classi era davvero drastica e comunque credo che chi comprava un biglietto di 3° classe, sicuramente non badava agli arredi ma aveva ben altri pensieri...! Sta di fatto che la cura dei dettagli la si poteva notare anche in queste zone, rese comunque vivibili e confortevoli.
Il Giulio Cesare fu dunque una nave stupenda e senza dubbio portò in giro sui mari del mondo lo stile unico del nostro Paese.



 Scheda tecnica 
Costruttore: Hunter&Wigham Richardson, Newcaste upon Tyne
Armatore: Navigazione Generale Italiana - Società Italia Flotte Riunite
Varo: 7 febbraio 1920
Entrata in servizio:  4 maggio 1922
Lunghezza: 193 metri
Larghezza: 23 metri
Velocità: 19/20 nodi
Capacità: 1831 passeggeri 480 equipaggio

Alla prossima da Transatlantic Era...

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