domenica 25 ottobre 2015

M/V Goya...

Oggi Transatlantic Era si allontana un po da quello che è il tema del blog. Infatti vi racconterà di una nave cargo, anziché un transatlantico di linea. Ciò per il semplice motivo che si tratta di uno dei più grandi disastri navali di tutti i tempi e,quindi, degno di essere ricordato.
Colpevole ancora una volta la Seconda Guerra Mondiale...oltre 6700 vi morirono e solo in 183 furono salvati dalle acque... Questa è la storia della MV Goya.
Nonostante le lacunose informazioni trovate in giro, cercherò di raccontare la storia di questa nave nel modo più completo possibile.
L'MV Goya dunque, nasce principalmente come nave cargo norvegese... Fu infatti costruita e varata a Oslo, presso i cantieri Akers Mekaniske Verksted tra il 1939 e il 1940. Di proprietà della Johan Ludwig Mowinkel Rederi, avrebbe dovuto prestare servizio su diverse rotte commerciali nel nord Europa. Concepita con enormi stive, molte delle quali refrigerate, avrebbe trasportato principalmente beni di primo consumo e soprattutto pesce e carne dalla Norvegia a svariati porti di tutto il nord Europa, tra cui Francia, Germania e Regno Unito.
 Ma non ebbe nemmeno il tempo di essere varata in quanto, in seguito all'invasione tedesca in Norvegia del 1940, la Goya fu sequestrata dalla Germania. Ancora in cantiere, nel 1942 fu trasformata in nave ausiliare e modificata in modo da poter fungere sia da supporto per grandi convogli militari, sia per il trasporto di truppe e soldati feriti durante tutta la Seconda Guerra Mondiale. Sotto il controllo della Kriegsmarine, dopo alcune missioni, nel 1943 fu di nuovo modificata e trasformata in un battello che però è rimasto fermo fino all'anno successivo, quando fu trasferita a Memel e usata come nave bersaglio per le esercitazioni dei nuovi U-Boot tedeschi. Successivamente fu ripristinata come nave per il trasporto truppe e materiale bellico e nel 1945 partecipò all'operazione Hannibal, per l'evacuazione di civili e militari in fuga dai sovietici.

Il convoglio del Goya comprendeva altre due navi da trasporto e due posamine come scorta. In piena missione, il 16 aprile 1945, il Goya dunque, partì dal porto di Gdynia navigando intorno alla penisola di Hel, nel mar Baltico. La nave era stracolma di civili e militari. Un numero altissimo che non è mai stato stimato in modo preciso... L'unica cosa certa è che a bordo vi fossero ben oltre le 6700 persone. Dopo sole 4 ore dalla partenza, il convoglio fu attaccato da un raid aereo sovietico e la Goya fu colpita da una bomba, ma fortunatamente senza riscontrare danni rilevanti. Dopo essere sfuggita ai bombardieri, la nave lasciò la Baia di Danzica ma alcune miglia a nord di Cape Rozewie fu intercettata dal sottomarino sovietico L-3, ma ancora una volta grazie alla notevole velocità di navigazione, riuscì a scappare. ma la fortuna non era dalla sua parte, in quanto, fu costretta a fermarsi per circa 20 minuti per un guasto ai motori e quindi per le dovute riparazioni. 
Ciò segnò per sempre la sorte della Goya. Il sommergibile L-3 infatti raggiunse la nave ferma in balia delle onde. Lanciò subito 4 siluri contro di essa alle 23 e 52, due dei quali andarono a segno; uno colpì la prua, l'altro esplose al centro dello scafo in modo così  violento da spezzare la nave in due parti. Poco dopo le 24, in soli 4 minuti la MV Goya sparì nelle gelide acque del Baltico, tra fumo e fiamme, lasciando ai passeggeri ben poche speranze di salvezza. Senza avere tempo per i soccorsi e senza le giuste attrezzature quasi tutte le persone che si trovavano a bordo andarono giù con la nave, in fondo nei 76 metri di profondità di quel tratto di mare. Altri morirono in seguito per ipotermia, altri annegati, altri per le esplosioni e le fiamme...un disastro superato per il numero di vittime soltanto dal Wilhelm Gustloff. La stima si aggira tra le 6700 e le 7200 vite perse in questo naufragio e ancora oggi non si è riusciti a dare un numero preciso. Furono solo 183 i superstiti recuperati dalle altre navi del convoglio, ponendo l'affondamento della Goya ai vertici dei più grandi disastri navali del XX secolo.

 Scheda Tecnica 
Costruttore: Akers Mekaniske Verksted, Oslo
Armatore: Johan Ludwig Mowinkel Rederi - Kriegsmarine
Varo: 1940
Entrata in servizio: 1942
Lunghezza: 146 metri
Larghezza: 17,4 metri
Velocità: 18 nodi

Alla prossima
Transatlantic Era

2 commenti:

  1. BRAVI I SOVIETICI......BRAVI DUE VOLTE! LA GUERRA ERA TERMINATA, SAPEVANO BENISSIMO CHE LE NAVI ERANO CARICHE DI PROFUGHI.......BRAVI, UMANI ED EROICI! IL NAZISMO ERA L'ANTICAMERA DELL'INFERNO MA IL COMUNISMO DI STALIN ERA L'INFERNO IN TERRA!

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  2. BRAVI I SOVIETICI......BRAVI DUE VOLTE! LA GUERRA ERA TERMINATA, SAPEVANO BENISSIMO CHE LE NAVI ERANO CARICHE DI PROFUGHI.......BRAVI, UMANI ED EROICI! IL NAZISMO ERA L'ANTICAMERA DELL'INFERNO MA IL COMUNISMO DI STALIN ERA L'INFERNO IN TERRA!

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