martedì 19 febbraio 2013

Il Transatlantico Rex...

In pieno fascismo, in un epoca dove inglesi e tedeschi vantavano la supremazia sui mari con le unità più belle, grandiose e potenti, Mussolini lancia la sua sfida con il varo di uno dei più grandi transatlantici italiani mai costruiti: Il Rex.


 Il transatlantico Rex fu dunque l’emblema della rinascita italiana e non solo in campo marittimo, esso infatti divenne ben presto simbolo di un Italia capace di competere e tener testa alle potenze mondiali e di poter anche superarle sotto certi aspetti! Oltre a rappresentare uno dei vanti dell’epoca fascista, il Rex fu anche il più grande transatlantico italiano fino al  varo di Costa Classica nel 1991 e l’unico in grado di competere con le imponenti navi inglesi e tedesche… Partendo dal principio bisogna sapere che la nascita di questo meraviglioso transatlantico è frutto della mente di Achille Piazzai, ingegnere navale tra i più famosi dell’epoca, che oltre a tenere in considerazione le richieste del mercato e soprattutto di Mussolini stesso, si pose come obiettivo superare i primati di tecnologia e sicurezza che in quel tempo erano attribuiti alle due navi tedesche Bremen ed Europa.
Il Rex fu allora commissionato ai cantieri Ansaldo di Sestri Ponente da Navigazione Generale Italiana con un investimento record di oltre 300 milioni di lire (considerando che eravamo nel 1929). I lavori durarono 2 anni fino al 1° agosto 1931, quando il Rex fu varato in presenza del re Vittorio Emanuele III e della moglie Elena che battezzarono la nave e la avviarono all’allestimento finale degli interni… 



Intanto la NGI si fuse con Lloyd Sabaudo e Cosulich nella nuova compagnia navale Italia Flotte Riunite e fu proprio quest’ultima a prendere in consegna il Rex ormai completato nel settembre del 1932.
Il Rex giunse a Genova sotto gli occhi di migliaia di persone estasiate da tanta maestosità e bellezza… Il transatlantico di oltre 50 mila tonnellate di stazza si innalzava fiero con i suoi due fumaioli bianchi con strisce rosse e verdi tipicamente italiani e lo scafo lungo, alto e slanciato. Durante le prove in mare la nave aveva raggiunto una potenza di oltre 136000 cavalli con le sue due eliche di 5mt di diametro e quindi una notevole velocità.



Il livello qualitativo richiesto fu elevatissimo e Achille Piazzai sottopose il transatlantico a numerosi controlli cercando l’innovazione sotto ogni minimo aspetto a da lì ecco la nascita della perfezione!
Fu dunque proprio dal porto di Genova che ebbe inizio il viaggio inaugurale del Rex il 27 settembre 1932 con circa 1800 passeggeri a bordo e con un clamore immenso, in rotta verso New York come consuetudine. Ma si riscontrarono sin dalla partenza alcuni problemi al motore, cosa che costrinse il grande transatlantico a fare sosta al largo di Gibilterra per accertamenti e per le adeguate riparazioni… Ciò comportò la reazione di alcuni passeggeri, tra i più ricchi ed esigenti, che decisero di lasciare la nave per imbarcarsi sul tedesco Europa in Germania.
Ma la società Italia flotte Riunite e soprattutto il Comandante e l’equipaggio del Rex furono fieri di cogliere di sorpresa quei passeggeri  che quando arrivarono a New York trovarono il Rex già ormeggiato.





Ma il successo più grande di questo transatlantico fu la conquista dell’ambito Nastro Azzurro nell’agosto del ’33, detenuto da anni dal Bremen. Infatti il viaggio sull’Atlantico durò meno di 5 giorni ad una velocità di 30 nodi e fu solo il transatlantico francese Normandie nel 1935 a strappare il titolo alla nave italiana.



Ma come tutti i più grandiosi transatlantici anche il Rex fu vittima di un tragico destino e sempre a causa della guerra… Nel maggio 1940 anche l’Italia ormai era ricorsa alle armi e si stava preparando all’entrata ufficiale in guerra; fu quindi necessario mettere a riparo il Rex che con la sua enorme mole non sarebbe passato inosservato ai nemici e per questo quando rientrò dal suo ultimo viaggio da New York fu posto in disarmo temporaneo nel porto di Genova.
Ma quest’ultima fu una delle prime città italiane ad essere bombardata pesantemente dalla marina francese e per questo l’Italia Flotte Riunite, con l’approvazione di molti enti governativi, trasferì il transatlantico a Trieste per una maggiore sicurezza. Dopo 4 anni e soprattutto dopo l’armistizio, il Rex finì in mano ai tedeschi che decisero di trasferirlo nella baia di Capodistria, ma nel tentativo di spostarlo lo fecero arenare in prossimità di Trieste, tra l’Isola d’Istria e Capodistria… Fu proprio in quel tratto di mare che il Rex fu avvistato dai ricognitori della Royal Air Force che lo bombardarono colpendolo con 123 razzi l'8 settembre 1944. Il Transatlantico restò a galla per 4 giorni in fiamme continuando a bruciare prima di inclinarsi su se stesso ed affondare. Il relitto del Rex restò lì per molto tempo semi sommerso, quasi ad indicare l'enorme sofferenza che stava vivendo, in una scena triste e devastante.



Con la fine della guerra la compagnia proprietaria del transatlantico valutò l’ipotesi di poter recuperare il Rex ma essendo esso semi affondato e gravemente danneggiato risultò più conveniente demolirlo. Il Rex fu dunque smantellato un pezzo alla volta tra il 1947 e il 1958 terminando per sempre la sua onorevole vita sui mari.

Interni
La bellezza del Rex non era rappresentata solo dalla sua linea e dal suo scafo lungo e slanciato...infatti come era prevedibile, la nave fu allestita con arredi da far invidia ai più prestigiosi musei e attirando l'occhio dei ricchi viaggiatori dell'epoca.





Nell'epoca in cui a bordo delle grandi navi di linea predominava ancora il classico e lo sfarzo del barocco anche il Rex fu arredato secondo gli standard di allora... Ma grazie ad un eccellente mix di vari stili si riuscì a ricreare un ambiente di classe ed eleganza...




Il tutto rispecchiava rigorosamente il gusto e lo stile italiano famoso nel mondo e molto richiesto dall'alta società... Pannelli in legno intarsiati, tessuti rifiniti nei dettagli, porcellane finissime, bronzo, vetri dipinti e marmi pregiati, che abbinati all'alta stabilità della nave e al servizio a bordo resero gli ambienti talmente confortevoli che a tutti i passeggeri, compresi quelli di seconda e terza classe, sembrava di essere all'interno di un grand hotel...
Queste sono le caratteristiche di un simbolo dell'Italia, di un transatlantico che non deve essere dimenticato... Il Rex è una di quelle cose che devono renderci orgogliosi di essere italiani.


Scheda tecnica
Costruttore: Ansaldo, Sestri Ponente Genova
Armatore: Navigazione Generale Italiana / Italia Flotte Riunite
Varo: 1° agosto 1931
Entrata in servizio: 27 settembre 1932
Lunghezza: 268,20 metri
Larghezza: 29,50 metri
Velocità: 30 nodi
Capacità: 2032 passeggeri, 870 equipaggio



alla prox da TransatlanticEra...

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