giovedì 6 dicembre 2012

RMS Laconia...



Il transatlantico R.M.S. Laconia fu il secondo ad avere questo nome...il precedente infatti fu varato nel 1911 ed affondato durante la prima guerra mondiale, stessa sorte poi toccata al secondo.
L'R.M.S Laconia fu una nave impostata e costruita presso i cantieri Swan, Hunter e Wigham Richardson a Tyne&Wear, di proprietà della Cunard Line. Fu varato il 9 aprile 1921 e dopo il completamento degli interni e le prove in mare con ottimi risultati, partì per il suo viaggio inaugurale il 22 maggio 1922. Era dotato di 2 eliche mosse da 6 turbine a vapore capaci di raggiungere 16 nodi di velocità, ma il Laconia non fu costruito solo per il trasporto passeggeri; era anche dotato infatti di 6 celle frigorifere ed ampi magazzini per il trasporto di merci.


Da ricordare anche che il Laconia fu protagonista di una maxi crociera di 130 giorni in giro per il mondo durante la quale toccò 22 porti e che ebbe inizio nel mese di gennaio del 1934. A settembre dello stesso anno però questo transatlantico fu anche protagonista di un grave incidente: la collisione con la nave cargo Pan Royal a causa della fitta nebbia. Fortunatamente, nonostante i gravi danni subiti, entrambe le navi non affondarono e furono inoltre riparate insieme a New York e ripresero il servizio nel giro di pochi mesi. Il transatlantico Laconia riprese dunque il suo regolare servizio di navigazione sulla rotta Liverpool-New York nei primi mesi dell'anno successivo.


Nel 1939 il Laconia fu totalmente ristrutturato per diventare una nave cargo-incrociatore...fu infatti requisita dalla Royal Navy per svolgere servizio di scorta durante la Seconda Guerra Mondiale. Furono appunto trasformate gran parte delle aree passeggeri e fu inoltre dotato di 8 cannoni da 152,44 mm e 2 obici da 762 mm. Dopo le prove superate brillantemente la nave iniziò il servizio di scorta ai convogli mercantili diretti alle Bermuda. Ma il 9 giugno 1940 il transatlantico si incagliò nel bacino di Bedford ad Halifax e subì ingenti danni allo scafo...fu quindi sottoposto a nuove riparazioni e ancora una volta ripristinato per adibirlo al trasporto di truppe nell'ottobre 1940. Tutte le zone e gli arredi che un tempo accoglievano i passeggeri furono smantellate completamente per fare spazio ad una vera e propria caserma galleggiante...inoltre ampie zone della nave furono riempite di fusti di olio per aiutare la spinta di galleggiamento in caso di siluramento.




Il servizio di trasporto truppe del Laconia ebbe inizio nel 1941 da Liverpool, porto di registrazione, e durò per circa un anno fino al 12 settembre quando fu presa in consegna ad Abirkenhead dalla società Cammell Laird&Co per essere convertita in mercantile armato. I lavori terminarono nei primi giorni del 1942 e la nave iniziò a fare viaggi verso il medio oriente trasportando spesso enormi quantità di lingotti d'oro e altre merci preziose. Il Laconia navigò su questa rotta per oltre sei mesi fino a luglio del 1942 quando salpò da Port Tewfik nel canale di Suez per una sorta di crociera che avrebbe previsto il rimpatrio di ufficiali e soldati insieme alle loro famiglie. Infatti sul transatlantico si imbarcarono 463 ufficiali e membri dell'equipaggio, 268 soldati britannici in qualità di passeggeri, 103 soldati polacchi destinati al servizio di guarda e 80 tra donne e bambini. Ma probabilmente i passeggeri più rilevanti furono i 1800 prigionieri italiani, reduci dalla battaglia di El Alaein, tutti rinchiusi nelle stive della nave che ovviamente erano insufficienti a contenerli tutti e quindi costretti a vivere in condizioni di disagio e disumane.
L'R.M.S. laconia toccò molti porti africani durante il viaggio, prima di addentrarsi nell'oceano Atlantico. per ragioni di sicurezza fu cancellata la tappa in Inghilterra e si fece rotta diretta verso gli Stati Uniti. Nell'oceano la nave iniziò a navigare a zigzag con luci spente proprio per evitare di diventare bersaglio dei siluri dei sommergibili tedeschi che pattugliavano numerosi quelle acque, ma questa azione valse a ben poco... Alle 20.10 del 12 settembre 1942 il Laconia fu avvistato e silurato
 dall'U-Boot u-156 a 130 miglia a nord-est dell'isola dell'Ascensione. Il siluro colpì la stiva e i soldati italiani che si trovavano in quella zona della nave morirono praticamente all'istante. Il comandante Sharp riuscì per un attimo a mantenere il controllo nonostante il transatlantico s'inclinò quasi  immediatamente a dritta, ma la situazione gli sfuggì quando la nave fu colpita da un secondo siluro che provocò un danno ancora più esteso del primo...Fu allora che il comandante ordinò l'evaquazione dando precedenza a donne, bambini e feriti gravi. Molte scialuppe furono distrutte nell'esplosione e mentre si iniziò a calare la prima imbarcazione di salvataggio l'acqua aveva già invaso il ponte di poppa. Inoltre le guardie polacche non lasciarono uscire gli italiani dalle stive e non gli diedero quindi la possibilità di raggiungere il ponte lance per tentare di salvarsi. Dopo circa un ora il Laconia affondò di poppa innalzando la prua quasi verticalmente, con ancora molte persone a bordo compreso il capitano Sharp.


Successivamente i sopravvissuti finiti in mare o aggrappati a salvagenti e rottami iniziarono una lotta contro l'acqua fredda e gli squali con scarse probabilità di sopravvivenza. Una volta emerso, l'U-Boot si avvicinò ai superstiti per fare prigionieri gli ufficiali inglesi, ma solo allora il comandante e l'equipaggio del sommergibile si rese conto dell'errore commesso quando dalle acque emergevano corpi di soldati italiani...
Allertò allora alcune unità tedesche che si trovavano vicine al luogo dell'affondamento e iniziarono a raccogliere i sopravvissuti...Fu inoltre allertata la sede della Regia Marina che subito inviò altri sommergibili per aiutare i tedeschi nelle operazioni di soccorso.
Il giorno 16 comparve sulle unità impegnate nei soccorsi un bombardiere americano Liberator: una bandiera con la croce rossa fu stesa sul ponte e un messaggio con il codice morse fu inviato all'aereo che lo avvisava della presenza a bordo di naufraghi inglesi ma non vi fu risposta e il bombardiere si allontanò. A questo punto il comandante tedesco ordinò prudentemente ad un marinaio di recarsi di guardia a poppa e di stare pronto a recidere le funi che trainavano le zattere con i superstiti nel caso in cui il sommergibile avesse dovuto immergersi. Alle ore 12.32 l'aereo fu di nuovo sull'U-Boot e sganciò una prima bomba che cadde a circa 200 metri dal bersaglio ed immediatamente la fune di rimorchio fu tagliata e venne ordinato ai naufraghi in quel momento in coperta di gettarsi in mare.


Intanto altre 4 bombe vennero sganciate sul sommergibile di cui una produsse lievi danni prima che l'U-BOOT riuscisse ad immergersi completamente. Dopo l'accaduto anche agli altri sommergibili corsi in soccorso venne trasmesso l'ordine di abbandonare i naufraghi in caso di bombardamento aereo. Ma fortunatamente il 17 settembre le unità tedesche incrociarono 2 navi francesi, l'Annamite ed il Gloire che raccolsero i sopravvissuti del Laconia, mentre l'ultimo sommergibile raggiunse il cargo francese Dumont d'Urville, e trasbordò finalmente gli ultimi naufraghi trattenendo solo due ufficiali inglesi come prigionieri di guerra.
Alla fine di tutta questa vicenda si contarono tra i 1600 e 1700 morti. Purtroppo sono molto poche le informazioni su internet e un pò da una mia enciclopedia, un pò tramite wikipedia spero di essere stato abbastanza esaustivo sulla vita di questo transatlantico.


Scheda tecnica:
Costruttore: Swan,Hunter&Wigham Richardson
Armatore: Cunard Line 
Varo: 9 aprile 1921
Entrata in servizio: 25 maggio 1922
Lunghezza: 183 metri
Larghezza: 22 metri
Velocità: 16 nodi
Capacità: 15307 metri cubi di celle frigorifere e 2200 passeggeri

Alla prox...da TransatlanticEra.

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