(ultima parte)
In questo post la terza parte dedicata ai gloriosi 4 Conti...il capitolo finale, riguarda l'ultimo dei 4 transatlantici italiani entrati in servizio della compagnia Lloyd Sabaudo:
il Conte Grande.
La storia di questo transatlantico ha molte, anzi moltissime, similitudini, dal servizio impeccabile alle rotte seguite, fino al destino finale, con quella del gemello Conte Biancamano. Ma a differenza di quest'ultimo, il Conte Grande fu concepito per sbalordire oltre ogni immaginazione gli occhi dei passeggeri, soprattutto i ricchi della prima classe. Ma andiamo con calma e partiamo dal principio...
Il progetto del Conte Grande, come accennato nel precedente post, era già programmato proprio come nave gemella del Conte Biancamano; la Lloyd Sabaudo lo commissionò ai cantieri San Marco di Trieste presso i quali fu impostato il 30 ottobre 1926 e terminato anch'esso in tempo record di soli 8 mesi circa...fu infatti varato il 29 giugno del '27 ed avviato alla fase di allestimento interni e prove tecniche avvenute nel golfo di Trieste superate, come i fratelli, in maniera eccellente.
Con una stazza lorda di oltre 25000 tonnellate, si presentò come un vero capolavoro di tecnologia, stile e lusso durante il suo viaggio inaugurale il 3 aprile 1928 sulla rotta Genova-New York. Proprio come gli altri tre, anche il Conte Grande, quando Lloyd Sabaudo si unì nella compagnia Italia Flotte Riunite, fu impiegato per viaggi sia verso il nord-America, sia verso il centro e sud-America...
La navigazione sul Conte Grande fu sempre tranquilla, senza mai riscontrare problemi rilevanti...Nonostante ciò fu comunque sottoposto ad un restyling nel 1935 per riorganizzare le cabine e gli spazi dedicati ai passeggeri soprattutto quelli di terza classe in quanto, proprio come detto nel post precedente, essa fu eliminata lasciando spazio alla creazione di due nuove tipologie di classi: "cabina" e "turistica". Molto curate negli arredi e sicuramente più comode ma a prezzi più abbordabili per agevolare ceti medio-bassi e dando quindi l'opportunità di un viaggio confortevole anche a tutte quelle persone che si imbarcavano solo per andare incontro alla fortuna e ad una nuova vita in America...
Sorte vuole che anche il Conte Grande, all'entrata in guerra dell'Italia nel 1940, così come gli altri 3 conti, si trovasse in porto straniero ossia a Santos dove venne posto in disarmo a tempo indeterminato. Ma nell'agosto 1942 venne requisito dal Governo del Brasile e dato poi in gestione al Lloyd brasiliano che però lo tenne fermo per un altro anno... Da qui poi la decisione di venderlo al Governo statunitense che ovviamente lo destinò subito alla guerra modificandolo e adibendolo al trasporto di truppe, prigionieri ed armi. Riprese quindi a navigare completamente convertito, il 2 novembre 1942 sotto il nome di U.S.S. Monticello prestando servizio insieme all'U.S.S. Hermitage, ovvero il gemello Conte Biancamano.
Fortunatamente dalla guerra ne uscì incolume ed ancora in grado di navigare e fu finalmente restituito ufficialmente all'Italia nel 1947...Nello stesso anno rientrò in cantiere dove fu nuovamente ristrutturato e arredato per tornare al servizio di trasporto passeggeri e di nuovo sotto il nome Conte Grande e sotto la bandiera tricolore.
I lavori durarono circa due anni, rallentati dalla grave situazione economica italiana post-guerra, ma nonostante tutto il Conte Grande partì per il suo nuovo primo viaggio con lo scafo bianco e fumaioli nuovi, il 15 luglio 1949 da Genova verso Buenos Aires.,, Fu inoltre noleggiato dalla Società Italia che lo usò per alcuni viaggi verso New York. Ma anche per il Conte Grande arrivò la fine...Negli ultimi mesi del 1960 si decise infatti di terminare il servizio e destinarlo alla demolizione, perchè ormai i viaggi oltre oceano a bordo della navi stavano diventando obsoleti con lo sviluppo sempre maggiore degli aerei di linea... Ma prima che ciò accadesse il Conte fu noleggiato dal Lloyd Triestino per un ultimo viaggio verso Sidney, una sorta di crociera più che di trasporto. Ma l'anno successivo, il 7 settembre 1961 giunge alla Spezia per essere definitivamente smantellato insieme al gemello Biancamano, dopo 33 anni di navigazione ed onorato servizio.
Interni
C'è molto da dire riguardo agli interni del Conte Grande, il suo punto forte direi...parliamo infatti di un qualcosa strabiliante ed incredibilmente meraviglioso che anche descriverlo risulta difficile.
Come per il Conte Biancamano anche gli arredi e i decori interni furono affidati allo Studio Coppedè, affiancato al designer Armando Barsini insieme allo Studio Stuard di Gustavo Pulitzer e allo Studio Monti di Milano. In pratica è molto difficile distinguere uno stile e questo conseguenza del fatto che ne furono mixati decine e decine, da quelli esotici a quelli orientali, il tutto mettendo in risalto lusso e sfarzo in un modo che nessun altra nave aveva mai vantato. Il salone di prima classe per esempio sfoggiava una miriade di colori e luci, tra tripodi in ferro battuto e bronzo che reggevano ceste di fiori enormi, vetri e specchi che moltiplicavano la vastità dell'ambiente all'infinito, l'uccelliera che si apriva in una parete dietro una grata dorata lavorata e rifinita nei dettagli all'interno della quale svolazzavano variopinti uccelli canori, e poi l'altissimo soffitto in stile estremamente esotico che ricordava un pò i palazzi dei maharajà e un po lo stile etrusco con arcate in stucco colorato ornate da foglie d'oro e argento che facevano da cornice ad immensi mosaici che lasciavano entrare la luce del sole creando meravigliosi effetti di luce...
L'abbaglio era impressionante, tra le gigantesche colonne in stile pompeiano e lampadari di murano lavorati in modo così prezioso da fare invidia ai più rinomati musei del mondo. Si venne a creare a bordo del Conte Grande una scenografia senza precedenti nella storia degli arredi navali, così stupefacente che divenne meta preferita dall'alta società dell'epoca, affascinati giustamente da tanto sfarzo...
Alcuni stili che si potevano distinguere a bordo del Conte Grande erano il moresco, l'etrusco, il persiano, il pompeiano, il barocco rinascimentale, per poi finire a qualche accenno di indian mogul e japanese style, oltre a qualche arredo ispirato completamente all'arabo e al precolombiano...Si può affermare che a bordo non vi era cm quadrato lasciato al caso, tutto e dico "tutto", era decorato, anche quei luoghi trascurati da tutte le altre navi come ad esempio i ponti di passeggiata esterni, che erano curati nei dettagli e vantavano un infinità di opere d'arte...
Dalla classe cabina alla turistica, anche se in modo minore, tutto era ricoperto da pannelli di legno lavorati e intarsiati ed ogni accessorio attirava lo sguardo come le lenzuola, asciugamani, posate, lampade, ecc...Ogni cosa era fuori dal comune arredo navale, e tutto questo solo per rendere il Conte Grande la più prestigiosa nave di linea al mondo...e fu davvero così! Il Conte insieme alla decoratissima Ile de France divennero non solo dei transatlantici da trasporto ma vere e proprie scenografie dove trascorrere giorni di piacere immersi nel lusso e nella mondanità. I ricchi facevano di tutto per accaparrarsi gli introvabili biglietti attirati dallo stile di vita a bordo che richiamava gli anni 20 con bar super forniti di alcolici, serate mondane intorno alle piscine, lunghe notti tra gala e balli in maschera in un atmosfera di proibizionismo ed eleganza.
Non c'è che dire, il Conte Grande ha letteralmente lasciato il segno nella mente di chi fortunatamente ha potuto prendere parte a uno dei suoi spettacolari viaggi...L'unico peccato secondo me è che una nave come questa poteva in un certo senso diventare un icona di stile italiano ai giorni nostri, divenendo magari una sorta di hotel-museo galleggiante tramandando nel tempo lo sfarzo e il gran gusto dell'epoca in cui queste macchine dominavano i mari...La demolizione non è stato un destino meritevole per questo magnifico transatlantico.
Scheda tecnica
Costruttore: Stabilimento tecnico Triestino "San Marco"
Armatore: Lloyd Sabaudo
Varo: 29 giugno 1927
Entrata in servizio: 3 aprile 1928
Lunghezza: 198 metri
Larghezza: 23 metri
Velocità: 21 nodi
Capacità: 1718 passeggeri, 532 equipaggio
alla prox da TransatlanticEra...