sabato 20 dicembre 2014

Lo sapevi che...?

...a bordo del transatlantico italiano Andrea Doria esisteva una vera e propria tipografia??
A cosa serviva?
A stampare quotidianamente durante tutta la traversata il "Corriere del Mare", ossia un giornale a tutti gli effetti che invece di riportare notizie di cronaca, indicava le informazioni del giorno utili alla vita sulla nave dei passeggeri... Vi erano descritti infatti eventi, serate di gala, spettacoli, buffet, e tutto ciò che si svolgeva in quelle determinate giornate sul transatlantico... era distribuito gratuitamente durante la colazione nei ristoranti in classe prima, turistica e cabina...
Davvero originale, no!?

Alla prossima da Transatlantic Era...

martedì 16 dicembre 2014

R.M.S. Queen Elizabeth...la Prima!

Ogni volta che scrivo di questa storica compagnia si parla sempre di transatlantici leggendari...ed infatti oggi su Transatlantic Era si torna a parlare della Cunard Line, questa volta con la storia di uno dei suoi transatlantici più importanti: il Queen Elizabeth. Il primo ad essere battezzato con questo nome, divenuto mitico e intramontabile nella storia delle grandi navi del secolo.
Un transatlantico nato durante la Seconda Guerra Mondiale e, come vedremo, ha risentito molto nel corso della sua longeva vita di questo tragico periodo storico... Il progetto iniziale della Cunard era quello di costruire due enormi unità gemelle, ma alla fine non andò proprio così... Infatti l'RMS Queen Elizabeth risultò essere molto diverso dal suo "gemello" RMS Queen Mary, con grandi differenze strutturali sia interne che esterne e soprattutto la lunghezza maggiore dello scafo che lo portò a divenire il transatlantico più grande del mondo con i suoi 314 metri...titolo mantenuto per ben 56 anni! Ma procediamo con calma cercando di descrivere e capire al meglio tutte le varie fasi dell'intensa vita di questa storica nave.
Tutto ebbe inizio il 27 maggio 1936, proprio nel giorno in cui il Queen Mary attraversava l'oceano per la prima volta: Sir Percy Bates, l'allora presidente della Cunard confermò la costruzione della seconda nave prevista dal progetto dando subito ordine ai progettisti di iniziare i lavori... ma prima di posare la chiglia ingegneri e architetti apportarono numerose migliorie al progetto iniziale che portarono il Queen Elizabeth a differenziarsi molto dal Queen Mary. Tra le modifiche più importanti vi fu la riduzione delle caldaie che da 24 divennero 12 aumentando quindi la capacità di carico e la rimozione dunque del terzo fumaiolo, dando più spazio ai passeggeri sul ponte aperto. Inoltre fu rimosso un ponte a prua e modificato lo scafo che divenne più affusolato e lungo (3 metri in più rispetto a quello del Queen Mary). Il nuovo progetto fu approvato ampiamente da tutti gli amministratori della Cunard, presidente compreso, che furono realmente soddisfatti da ciò che i progettisti avevano creato. Fu dunque così che finalmente l'RMS Queen Elizabeth fu impostato, il 4 dicembre 1936 presso i cantieri della John Brown&Co a Clydebank.
Fu la stessa Regina Elisabetta a battezzare e varare la nave che portava il suo nome il 27 settembre 1938... Il transatlantico scivolò in acqua senza problemi e il suo varo fu perfetto nonostante le perplessità per la sua grandezza. La Cunard prevedeva di completare gli allestimenti entro la fine del 1939 in modo da mettere in servizio il transatlantico nella primavera del 1940. Ma purtroppo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale cambiò tutti i piani. La nave restò bloccata al molo di allestimento in attesa di nuove indicazioni che arrivarono all'inizio del 1940 dal commissario dell'Ammiragliato Winston Churchill, il quale ordinò di mettere la nave al sicuro data la sua immensa importanza bellica e commerciale. Churchill ordinò di spostare il prima possibile la nave da Clydebank e di mantenerla il più lontano possibile dalle isole britanniche dove sarebbe di sicuro diventata vittima dei tedeschi. La città dove era ancorato il transatlantico era però piena di spie tedesche e fu allora necessario elaborare un complicato sistema per trasferirlo in modo sicuro e nascosto. I tedeschi inoltre erano anche a conoscenza del fatto che fattore principale per la partenza della nave erano le uniche due maree che avrebbero portato le acque ad un livello abbastanza alto da permettere a un transatlantico di quelle dimensioni di lasciare il cantiere... La Cunard allora con l'aiuto del ministero della navigazione assegnò al Queen Elizabeth un equipaggio di soli 400 uomini, tutti consapevoli del fatto che sarebbero rimasti in mare anche per più di sei mesi. Spostò al cantiere di Southampton alcune parti della nave che servivano a completare l'allestimento e addirittura furono prenotate negli hotel adiacenti al cantiere stesso delle stanze a nome di numerosi membri dell'equipaggio, capitano compreso, in modo da confondere totalmente i tedeschi che avrebbero creduto in un reale trasferimento del transatlantico a Southampton. Prima di questo segretissimo viaggio il Queen Elizabeth fu verniciato con un colore mimetico coprendo il nome e le bandiere della compagnia... La nave levò gli ormeggi il 3 marzo 1940 e dopo essere uscita dal fiume di Clyde navigò lungo la costa fermandosi per incontrare un messaggero della Regina... Quest'ultimo portò con se finalmente l'ordine definitivo: portare il transatlantico al porto di New York.
Dopo i rifornimenti il capitano condusse l'enorme nave nell'Atlantico... Il Queen Elizabeth dovette attraversare l'oceano senza nemmeno aver compiuto le prove tecniche, ancora incompleto, senza fare scali e in un rigido silenzio radio, navigando inoltre a zigzag e ad una velocità di 26 nodi per sfuggire agli U-Boot che infestavano le acque del nord Atlantico. Sei giorni dopo il transatlantico arrivò in sicurezza a New York dove fu ormeggiato al fianco del Queen Mary e del Normandie, unica volta in cui le tre navi più grandi del mondo si ritrovarono insieme nello stesso porto.
Il Capitano John Townley fu elogiato per la sua bravura ricevendo attraverso un telegramma i ringraziamenti della Regina per aver salvato la sua omonima nave.
La Marina Inglese nei mesi successivi requisì i due enormi transatlantici della Cunard per uso bellico... vi fu inizialmente grande scetticismo in quanto si riteneva che le due unità fossero troppo grandi per essere utilizzate durante la guerra. Ma fu la grande velocità e manovrabilità di entrambe le navi a convincere la Marina a convertirle e adibirle al trasporto truppe. Il Queen Elizabeth lasciò il porto di New York il 13 novembre 1940 per raggiungere Singapore ed essere sottoposto ai lavori di conversione. Iniziò il suo nuovo impiego nel febbraio 1941 trasportando truppe dall'Australia all'Africa e all'Asia.

Nel 1942 invece trasportò truppe Americane in Europa navigando spesso a fianco del Queen Mary che svolgeva lo stesso servizio. Furono centinaia di migliaia i soldati che viaggiarono sulla Queen Elizabeth durante la guerra e fortunatamente sfuggì ai sommergibili tedeschi uscendo indenne dal conflitto. A differenza del Queen Mary che anche dopo il conflitto continuò a prestare servizio militare rimpatriando i soldati americani, il Queen Elizabeth rientrò subito in cantiere per essere riadattato al servizio civile.
Finalmente nel 1946 il Queen Elizabeth effettuò le formali prove in mare per iniziare il suo trasporto passeggeri sulla rotta Southampton - New York con scalo a Chersburg...



A parte due incidenti che lo videro protagonista nel 1947 quando si arenò poco fuori Southampton, e nel 1959 quando si scontrò nella baia di New York a causa della nebbia con il cargo American Hunter riportando lievi danni allo scafo, il Queen Elizabeth navigò indisturbato per circa 20 anni dominando l'oceano con la sua immensa mole e affascinando i suoi passeggeri per la bellezza dei suoi interni e la grande stabilità che garantivano viaggi comodi e unici.
A giocare un ruolo fondamentale nel successo di questa nave fu senza dubbio la velocità, caratteristica per la quale veniva scelta dai grandi uomini d'affari dell'epoca che avevano sempre fretta di raggiungere il nuovo mondo, senza però rinunciare ad agio e lusso.



Ma purtroppo come tutti i grandi transatlantici della metà del '900 anche il Queen Elizabeth subì negativamente la veloce diffusione del jet che dimezzò la clientela di queste enormi navi mandandole in crisi negli anni '60. Anche in questo caso la Cunard dovette riadattarsi per far fronte alle spese enormi dei viaggi del Queen Elizabeth... Decise allora di ammortizzare i costi offrendo delle crociere ai caraibi oltre alle normali traversate transatlantiche. Per questo nuovo servizio il transatlantico fu sottoposto a delle modifiche adeguate... Fu introdotta la classe turistica e la classe cabina, diminuendo appunto i posti in prima classe, fu migliorato il sistema di aria condizionata e furono aggiunte due piscine, una coperta e una sul ponte esterno con tanto di lido attrezzato e bar. Ma questa manovra fu ancora una volta uno spreco di soldi e soprattutto non servì ad uscire dalla crisi...



La decisione finale della compagnia fu di ritirare la Queen Mary e la Queen Elizabeth per sostituirle con una nave più piccola ma più moderna, veloce e con costi molto ridotti, la Queen Elizabeth II nel 1969. Qui ebbe inizio un enorme passamano per il Queen Elizabeth che fu dapprima venduto ad una società di Filadelfia che la modificò per convertirla in hotel galleggiante (proprio come la Queen Mary) ma il progetto non andò come sperato e pochi mesi dopo aver aperto al pubblico nel 1969 venne chiuso perchè ritenuto troppo poco remunerativo... Fu quindi venduto ad un uomo d'affari di Hong Kong nel 1970. Quest'ultimo aveva in programma di trasformare la nave in un università galleggiante sotto il nome Seawise University.

Ma fu proprio durante questi lavori che giunse il capolinea per la vita di questo transatlantico. Il 9 gennaio 1972, quando ancora il sistema antincendio era fuori uso, sul Seawise ebbe inizio il dramma.
Scoppiò un incendio nella sala macchine e le fiamme si diffusero rapidamente ai ponti superiori e ne l'equipaggio ne le Fireboat riuscirono a domarle...



Ormai indebolito, semidistrutto e pieno d'acqua lo scafo dell'ex Queen Elizabeth si rovesciò su un fianco poggiandosi sul basso fondale nella baia di Hong Kong.
Il relitto fu parzialmente smantellato tra il 1974 e il 1975 ma circa il 50% dello scafo fu lasciato sul fondale e segnalato da boe per evitare collisioni ed incidenti... Soltanto nel 1990, con la costruzione di una nuova banchina, fu completamente ricoperto scomparendo per sempre. Ancora oggi, nonostante le numerose indagini, non si conoscono le cause dell'incendio che per molti sono di origine dolosa. 
Senza dubbio un destino davvero ingiusto per uno storico transatlantico come il Queen Elizabeth.




Di seguito alcune immagini degli interni del Queen Elizabeth all'epoca del suo splendore, quando durante i suoi viaggi regalava emozioni intense e infinite ai suoi fortunati passeggeri. Come la maggior parte delle navi risalenti agli anni '50 anche in questo caso allestimenti e arredi furono tutti rigorosamente in stile Art Decò miscelati al classico non troppo eccentrico. Ovviamente il lusso e lo sfarzo dominavano i saloni e i ristoranti di prima classe, ma anche gli ambienti della seconda e della terza erano molto curati e raffinati... Per i materiali non si badò a spese e tra marmi pregiati, legni intarsiati, cristalli, mosaici e tessuti unici gli interni del Queen Elizabeth lasciavano davvero meravigliati tutti i passeggeri che vi salirono a bordo in quell'epoca. 
Una nave dunque bellissima, sia dentro che fuori!



 Scheda Tecnica 
Costruttore: John Brown&Company, Clydebank
Armatore: Cunard 1939 - The Queen Corporation 1968 - Orient Overseas Line 1970
Varo: 27 settembre 1938
Entrata in servizio: 3 marzo 1940
Lunghezza: 314 metri
Larghezza: 36 metri
Velocità: 26 nodi
Capacità: 2238 passeggeri, 1000 equipaggio
Alla prossima da Transatlantic Era...

sabato 22 novembre 2014

R.M.S. Republic....

Ancora una volta sotto la lente di Transatlantic Era la White Star Line, con uno dei suoi primi piroscafi di successo...
Questa è la breve storia dello sfortunato RMS Republic, conosciuto anche con il nomignolo "Millionaires' Ship", la nave dei milionari, in quanto fu meta ambita da illustri personaggi di quell'epoca, tra i più ricchi del mondo che la sceglievano per i loro viaggi di piacere e d'affari tra il Regno Unito e New York. 


Inizialmente il Republic si chiamava SS Columbus ed apparteneva alla compagnia Dominion Line (controllata appunto da White Star). Fu impostato e costruito nei cantieri Harland&Wolf di Belfast tra il 1902 e il 1903. Fu varato il 23 febbraio 1903 e, completato l'allestimento, partì per il viaggio inaugurale da Southampton ad ottobre dello stesso anno riscontrando un enorme successo nonostante fosse stato concepito per lo più seguendo altissimi standard di sicurezza e stabilità, piuttosto che di bellezza e lusso.




 Fu proprio questo grande successo che portò la White Star Line ad acquistarlo per inserirlo nella sua flotta dopo soli 2 viaggi sotto bandiera della Dominion Line. lo ribattezzò Republic e dopo qualche piccola modifica, soprattutto agli arredi di prima classe per renderli più sfarzosi e lussuosi, lo destinò alla rotta Liverpool - New York - Boston.









Con le sue 15400 t. viaggiò indisturbato per anni riscuotendo, come detto prima, un enorme successo tra l'alta società europea e statunitense di quell'epoca.
Nonostante ciò la vita di questo transatlantico fu breve e terminò tragicamente il mattino del 23 gennaio 1909...
L'RMS Republic era in navigazione da New York verso Gibilterra, diretto in alcuni porti del Mediterraneo... Al largo dell'isola di Nantucket (proprio come l'Andrea Doria) entrò in una fitta nebbia.



 Nonostante la velocità ridotta, le luci antinebbia regolarmente accese e la presenza del fischio di segnalazione, dalla fitta foschia spuntò la prua del transatlantico italiano Florida che speronò violentemente la poppa del Republic proprio nella zona della sala macchine e delle caldaie, che immediatamente iniziarono ad imbarcare acqua. Le vittime della collisione furono 6 in tutto: 3 passeggeri sul Republic e 3 membri dell'equipaggio del Florida. 


Per la prima volta nella storia della navigazione fu utilizzato il telegrafo senza fii Marconi per lanciare l'S.O.S al quale risposero subito il transatlantico Baltic della White Star e la US Gresham. Nonostante la prua completamente devastata il Florida rimase a galla senza nessuno pericolo di affondamento...Al contrario invece il Republic iniziò da subito ad inclinarsi sul lato dello squarcio. I capitani e l'equipaggio di entrambe le navi furono molto efficienti e tempestivi nell'organizzazione dei soccorsi e dell'evacuazione del transatlantico inglese. Infatti immediatamente molti passeggeri del Republic furono trasferiti con le lance sul Florida che però, essendo un piroscafo di piccole dimensioni, si trovò subito in una condizione di sovraccarico... 




Fortunatamente giunse sul posto il Gresham che recuperò velocemente altri naufraghi e infine il Baltic che ebbe difficoltà ad individuare il luogo dell'incidente a causa, appunto, della fitta nebbia. Tutti i passeggeri e i membri dell'equipaggio furono tratti in salvo e divisi tra le due navi giunte in soccorso e sul Florida stesso, capace ancora di navigare nonostante gli ingenti danni. Intanto sul luogo del naufragio arrivarono anche i piroscafi New York e Lucania della Cunard Line che insieme al capitano e alcuni ufficiali  tentarono di legare e trainare il Republic su un basso fondale per poterlo in un certo senso salvare, ma fu tutto inutile, in quanto oltre ad essere già pericolosamente inclinato su un lato, aveva ormai imbarcato molta acqua...




 Il giorno dopo infatti, il 24 gennaio 1909 l'RMS Republic affondò definitivamente dopo ben 39 ore di agonia.


 Scheda Tecnica 
Costruttore:  Harland&Wolf, Belfast
Armatore: Dominion Line - White Star Line
Varo: 26 febbraio 1903
Entrata in servizio: Ottobre 1903
Lunghezza: 173,7 metri
Larghezza: 20,7 metri
Velocità: 16 nodi
Capacità: 2830 passeggeri ed equipaggio

Alla prossima da Transatlantic Era...